Palamara: "Il Csm si sposta a destra. Riforma Cartabia? Non ha risolto nulla"

Elezioni del Consiglio superiore della magistratura 2022. Intervista di affaritaliani.it all'ex magistrato Luca Palamara, ex membro del plenum

di Gabriele Penna
Cronache

Csm elezioni 2022, parla Luca Palamara: l'ex membro del plenum radiato dalla magistratura

“Spostamento a destra”, “la riforma Cartabia non ha risolto il problema della correntocrazia”, “marginalizzazione dell’area di centro”. Sono questi i lapidari giudizi che Luca Palamara esprime su affaritaliani.it a margine dei primi risultati delle elezioni per il rinnovo del Consiglio superiore della magistratura.

L’ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati ed ex membro del plenum di Palazzo dei Marescialli (radiato dalla magistratura dopo lo scandalo delle correnti nel Csm), è sicuro che Magistratura indipendente, con un orientamento di destra, esca “molto rafforzata dalla votazione in Cassazione e dai primi esiti parziali dei giudici di merito”. Il che determina “un significativo spostamento a destra” e la “divisione interna alla corrente di Area – con orientamento di sinistra - marca ancor di più questo aspetto”.

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Quindi la riforma Cartabia non ha risolto il problema delle correnti? “È chiaro a tutti”, risponde l’ex magistrato, “che la riforma, limitandosi ad ampliare il numero di collegi, non avrebbe potuto risolvere i problemi legati alla correntocrazia come invece sarebbe potuto accadere con il sorteggio temperato”. Un altro tipo di sistema elettorale.

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“A ciò si aggiunga – continua - che i candidati indipendenti non hanno nemmeno avuto il tempo di organizzarsi complice la difficoltà di organizzare una campagna elettorale durante il periodo estivo quando notoriamente i tribunali sono deserti”. Per Palamara emerge, dunque, una “bipolarizzazione della magistratura”, si tratta di “un effetto (in)desiderato”, provocato dal famoso “trojan dell’hotel champagne”, che ha consentito di intercettare messaggi e telefonate dell’ex giudice ai tempi della sua attività nel Csm. Risultato finale? “La sostanziale marginalizzazione dell’area di centro storicamente rappresentata da Unicost”, conclude Palamara.

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