Ponte Morandi, crolla camion con 900 kg di droga: l'accordo con 'ndrangheta

Il particolare è emerso dalle intercettazioni tra gli indagati dell'operazione "Blu notte" della Dda di Reggio Calabria

Crollo Ponte Morandi
Cronache

Ponte Morandi, nel crollo coinvolto un camion con 900 kg droga: l'accordo tra camorra e 'ndrangheta per recuperarlo

Ha dell’incredibile quanto emerso nelle ultime ore da un’indagine della Dda di Reggio Calabria, l’operazione “Blu notte”. Un’indagine che riguarda la criminalità organizzata della ‘ndrangheta, e gli esponenti Francesco Benito Palaia e Rosario Caminiti, ma che coinvolge la terribile vicenda del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018.

Nella tragedia, infatti, è rimasto coinvolto anche un camion frigo carico di hashish, destinato ai malavitosi campani, e che 'ndrangheta e camorra hanno cercato di recuperare: è quanto emerge dalle pagine dell'ordinanza dell'operazione che ha portato all'arresto di 47 persone e 93 indagati in tutto.

"Nel discutere dei futuri traffici di stupefacente da organizzare - scrive il gip Vincenza Bellini - (Palaia, ndr) faceva riferimento al triste evento del crollo: ‘Al primo pilone che cade, nel secondo c'è questo camion giallo... Lo vedi benissimo...’”. I soggetti dell'hinterland partenopeo avevano ingaggiato proprio il Palaia allo scopo di effettuare un tentativo di recupero della sostanza in questione. Infatti, scrive ancora il giudice, "il detenuto domiciliare, con le proprie aderenze nel settore del recupero rottami, avrebbe potuto individuare e trasportare la carcassa del mezzo contente il notevole quantitativo di hashish. L'accordo avrebbe in seguito previsto una spartizione della sostanza stupefacente al 50%".

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