Strage Erba, esperti: “La scienza smentisce Frigerio, falsa memoria su Olindo"

Le consulenze della difesa dei coniugi Romano sono condivise dal sostituto procuratore di Milano, che ha chiesto la revisione del processo

Di Redazione Cronache
Olindo Romano e Rosa Bazzi
Cronache

Strage di Erba, i consulenti della difesa contro le dichiarazioni su Olinfo del teste Frigerio

Mario Frigerio, il cui racconto prima e la testimonianza in aula poi hanno avuto un ruolo importante nella condanna in via definita all'ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba, non sarebbe stato idoneo a rendere testimonianza. "Dai nuovi dati clinici oggi disponibili sappiamo che ha reso le sue dichiarazioni dopo l'insorgenza di importanti cerebrolesioni" in particolare "causate dall'intossicazione da monossido di carbonio" sostengono i 12 professori universitari a cui si è rivolta la difesa della coppia e le cui conclusioni, raccolte in due corpose consulenze di quasi mille pagine sono state visionate dall'Adnkronos.

Conclusioni condivise dal sostituto procuratore di Milano Cuno Tarfusser che ha avanzato richiesta di revisione, ora al vaglio dei vertici della procura meneghina.

LEGGI ANCHE: Strage Erba, colpo di scena choc. Il pg: "Rosa e Olindo innocenti"

Frigerio fu ferito in modo grave alla gola e si salvò solo per caso, per una malformazione alla carotide, riportando un danno permanente. Le lesioni e in particolar modo l'intossicazione da monossido di carbonio "hanno determinato il decadimento di funzioni cognitive importanti, come alterazioni della memoria, della capacità di ricordare e della capacità di orientamento". Le intercettazioni ambientali nella stanza d'ospedale "dimostrano che l'assetto cognitivo di Frigerio non era compromesso nell'immediatezza della strage, ma peggiorò con il passare del tempo". Fu ascoltato con "tecniche di intervista che oggi sappiamo essere censurate per l'esame di un testimone vulnerabile, in quanto idonee ad alterare il ricordo e in conflitto con le best practices internazionalmente riconosciute. Le domande suggestive producono infatti falsi ricordi, e questi falsi ricordi aumentano molto nel testimone vulnerabile", come Frigerio. 

Strage di Erba, i consulenti della difesa smentiscono la testimonianza di Frigerio su Olindo e Rosa

In tal senso, per gli esperti, l'"unica dichiarazione che dal punto di vista scientifico è da considerarsi accurata (perché priva di domande suggestive) è la prima del 15 dicembre 2006", quando afferma di essere stato aggredito da uno sconosciuto con pelle olivastra. Delle intercettazioni sono state riscontrate, a dire degli esperti incaricati dalla difesa, "difformità" rispetto alle trascrizioni ufficiali, le altre intercettazioni (sempre in ospedale ma prive della presenza di inquirenti) hanno portato alla luce "molti elementi nuovi. In particolare, si evidenzia il mancato riconoscimento di Olindo Romano fino al 2 gennaio 2007, ossia per quasi 20 giorni. Si evidenzia altresì la mancanza di circa il 60% delle audio registrazioni". La "falsa memoria" si rileva "pienamente" durante l'udienza dibattimentale del 26 febbraio 2008, nel corso della quale "è evidente la mancanza di ricordi nel testimone in riferimento alle audizioni del 15 e del 20 dicembre. Evidente è anche la produzione di confabulazioni, conseguenza delle domande suggestive attuate su un teste cognitivamente compromesso. In questa data è evidente anche l'avvenuto consolidamento della falsa memoria". In sintesi, "La sera dell'11 dicembre, se il suo aggressore fosse stato Olindo Romano, Mario Frigerio lo avrebbe dunque riconosciuto immediatamente, avrebbe fatto il suo nome o avrebbe spontaneamente fornito una descrizione con caratteristiche non focalizzate sui dettagli esterni del volto, tipica del riconoscimento di soggetti sconosciuti".

LEGGI ANCHE: Strage di Erba, i fratelli Castagna: "La loro condanna è ormai la nostra"

Tags:
erbafrigerioolindostragetestimonianza