Borsa, Piazza Affari chiude in netto calo: timori per le prossime mosse Fed

La Borsa di Milano ha chiuso la giornata con il Ftse Mib in calo del 2,53%: apprensione sulla tenuta dell'economia e timori per il possibile rialzo dei tassi

di Redazione Economia
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Borsa di Milano, chiude in netto calo: Ftse Mib -2,53%. Si salva solo Fineco con un balzo del 6%

L'andamento nettamente migliore delle attese del mercato del lavoro negli Usa ha affondato la Borsa di Milano che ha terminato la sessione con il Ftse Mib in calo del 2,53%, comunque in linea con le altre principali piazze europee. Un clima negativo sul mercato si era registrato sin dalla mattinata per l'apprensione sulla tenuta dell'economia e i timori per il possibile rialzo dei tassi. Il dato sull'occupazione nel settore privato a giugno, con la migliore performance da luglio 2022 e la creazione di oltre il doppio dei posti di lavoro attesi, ha dato il colpo di grazia con gli investitori spaventati dalla possibilità che la Fed possa spingere con ancora più forza e ancora più a lungo la propria politica monetaria restrittiva.

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A Wall Street vendite sull'azionario e balzo dei rendimenti sull'obbligazionario, con quelli sui titoli a 2 anni ai massimi da 16 anni. In rialzo a 175 punti lo spread BTp/Bund. Sull'azionario milanese vendite generalizzate: si salva solo Fineco con un balzo del 6% dopo i dati della raccolta di giugno, che vedono un bilancio di oltre 5 mld nei primi sei mesi. Prosegue la serie positiva Saipem (+0,22%), in rosso tutti gli altri titoli, con Amplifon (-5,6%) in coda insieme a St (-5,18%), penalizzata dalla "guerra dei chip" tra Cina e Usa. A Milano attenzione alta sui titoli della "galassia Berlusconi" nel giorno della diffusione del testamento di Silvio Berlusconi, che ha lasciato ai figli Marina e Pier Silvio con il 53% il controllo della holding Fininvest. In calo i titoli Mfe (-2,5% circa per entrambi), Mondadori (-2,5%) e Banca Mediolanum (-2,6%).

Sul valutario, l'euro dopo un tentativo di rialzo ha perso terreno e a fine giornata è scambiato a 1,0836 dollari (da 1,0879 alla chiusura di ieri). La moneta unica vale anche 156,72 yen (157,26), mentre il cross dollaro/yen è a 144,63 (da 143,884). Dopo qualche incertezza prende la via del ribasso anche il petrolio, con le preoccupazioni per il prolungarsi delle politiche monetarie restrittive che alimenta i timori sulla tenuta della domanda: il Wti agosto perde il 2% a 70,36 dollari e il Brent settembre l'1,9% a 75,19 dollari. In calo del 4,8% a 32,7 euro al MWh il prezzo del gas.

Titoli Stato, spread chiude in netto rialzo a 174,9 punti

Lo spread tra Btp italiani ed omologhi Bund tedeschi chiude a 174,9 punti, in decisa crescita rispetto ai 169 dell'apertura di questa mattina. Il rendimento dei titoli di Stato decennali balza oltre il 4,3% al 4,377%.

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