Chip, la mossa di Pechino anti-Usa: pronto un piano da 143 mld per le imprese

La Cina di Xi si mobilita per aiutare imprese e realtà industriali con l'obiettivo di contrastare la potenza americana in materia di semiconduttori

Economia

Chip, Pechino vara il maxi piano: via libera al pacchetto aiuti a partire da inizio 2023 

Pechino corre ai ripari per contrastare le mosse degli Stati Uniti in materia di chip e semiconduttori: il nuovo piano quinquennale di incentivi fiscali, composto sia da sussidi che da crediti d'imposta, dovrebbe prendere il via a partire da inizio 2023. Sul tavolo il governo cinese avrebbe messo a disposizione 143 miliardi con l'obiettivo di sostenere concretamente le imprese che producono semiconduttori e la ricerca di settore. L'annuncio del maxi piano arriva direttamente dall'agenzia di stampa internazionale Reuters, ripresa poi da Agi.

Secondo i media esteri, il pacchetto ha lo scopo di contrastare le mosse degli Stati Uniti, volte a rallentare i progressi tecnologici di Pechino, e a garantire l’autosufficienza del paese in una filiera considerata strategica. Il piano dovrebbe entrare nella fase operativa entro il primo trimestre del 2023 e di fatto sovvenzionerebbe, grazie ad un sussidio del 20%, gli acquisti di apparecchiature per la fabbricazione di semiconduttori da parte delle imprese. 

Il piano di sostegno fiscale è la risposta di Pechino ai regolamenti restrittivi che il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha approvato a ottobre: disposizioni che limitano fortemente le esportazioni verso la Cina di apparecchiature utilizzate per produrre semiconduttori. La stretta ha fatto sì che le principali aziende di apparecchiature per la produzione di chip con sede all'estero abbiano cessato di rifornire i produttori di chip cinesi, soprattutto quelli che si occupano di Intelligenza Artificiale.

 

 

 

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