Ocse: segnali economici in calo, arriva la crisi per l'Italia (e non solo)

In Cina (settore industriale) l'indice ha confermato i segnali di stabilizzazione

Economia

Ocse: Italia, Francia e Germania andranno in recessione

Gli indici anticipatori compositi dell'Ocse continuano a segnalare una prospettiva debole nell'area e nella maggior parte delle principali economie. Tra le principali economie, le Cli puntano su un rallentamento della crescita negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada, oltre che nell'area dell'euro, comprese Germania, Francia e Italia. Come negli ultimi mesi, questi sviluppi possono essere attribuiti principalmente all'inflazione elevata e all'aumento dei tassi di interesse. In Giappone, invece, si prevede una crescita stabile.

Tra le principali economie emergenti, i segnali rimangono contrastanti. In Cina (settore industriale) l'indice ha confermato i segnali di stabilizzazione della crescita emersi nella valutazione del mese scorso e ora indica un andamento stabile, trainato dalla produzione di autoveicoli e dai prezzi delle azioni. Tuttavia, in India e ora anche in Brasile, gli indici prevedono una perdita di slancio della crescita, a causa della debolezza degli indicatori monetari (M1) e del rallentamento degli ordini nel settore manifatturiero, rispettivamente. 

"Date le persistenti incertezze legate all'impatto della guerra in Ucraina", precisa l'Ocse, "le componenti della Cli potrebbero essere soggette a fluttuazioni più ampie del solito. Di conseguenza, gli indicatori dovrebbero essere interpretati con cautela e la loro entità dovrebbe essere considerata come un'indicazione della forza del segnale piuttosto che come una misura della crescita dell'attività economica". 

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