Pnrr, il paesino di 88 abitanti con 20 mln da spendere. "Sono 250mila a testa"

Le anomalie: servirebbero almeno 13-15 mila addetti qualificati ma mancano soldi. Risorse che si trovano invece per riqualificare piccoli borghi

Economia

Pnrr, Il sogno di Elva e l'incubo di perdere i miliardi dell'Ue

L'Italia è in ritardo sul Pnrr, ormai è una corsa contro il tempo del governo per centrare i 30 obiettivi previsti e sbloccare la seconda tranche di soldi dall'Europa di 19 mld. Asili nido e scuole per l’infanzia - si legge sul Corriere della Sera - sono poche rispetto agli obiettivi concordati con la Ue. Torri per il 5G e fibra fino alle case lontane sono obiettivi difficilmente raggiungibili a breve. I decreti attuativi per la Concorrenza e le gare per il trasporto pubblico locale sono fermi al palo e le aree idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili restano ancora senza criteri da attribuire alle Regioni. Questi sono solo alcuni dei problemi che sta affrontando l'Esecutivo in questa corsa contro il tempo per non perdere i fondi Ue. La prossima rata del Pnrr rischia di sfumare.

Fonti di governo raccontano che cosa sta mancando nel passaggio di consegne tra vecchio e nuovo esecutivo nell’attuazione degli obiettivi. Il nodo cruciale rischia di essere il personale. Un’analisi della società di consulenza della Pa, Intellera, segnala che per portare a compimento il Piano servirebbero 13-15 mila professionisti Ue vincolati ad un rigido cronoprogramma da qui ai prossimi mesi, ma per assumerli non ci sarebbero i fondi. Il paradosso è che, invece, sono stati trovati - riporta il Corriere - 20 milioni di euro per riqualificare un paesino di 88 abitanti. E' il singolare caso di Elva a 1637 metri, profonda provincia di Cuneo di lingua e cultura occitana, cioè provenzale. Arianna Dao ha fatto il conto: "È come se ognuno di noi avesse 250mila euro…".  Questo di Elva è il progetto vincente del Piemonte.

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