Tim, il Ceo Labriola non chiude alla due diligence se da kkr offerta concreta
Labriola non chiude alla due diligence e afferma che il cda è pronto riconsiderare la propria decisione. "Entro l'estate un piano per l'autonomia della rete"
TIM, LABRIOLA: "DECISIONE SU DUE DILIGENCE RICONSIDERABILE SE DA KKR OFFERTA CONCRETA"
"Qualora Kkr decidesse di presentare un'offerta concreta, completa e attrattiva, che contenga, tra le altre cose, anche l'indicazione del prezzo per azione ordinaria di Tim, il cda sarà nella posizione di riconsiderare la propria decisione di non aprire la due diligence a Kkr, nell'interesse di tutti gli azionisti". Lo dice, al Sole 24 Ore, il Ceo di Tim Pietro Labriola. "Abbiamo comunque ottimi rapporti e continueremo a collaborare in Fibercop. Inoltre, ribadisco, Kkr ha dichiarato di essere disponibile a esplorare qualsiasi altra operazione nell'interesse della Società, dei suoi azionisti e del Paese".
TIM, LABRIOLA: "ENTRO L'ESTATE UN PIANO PER L'AUTONOMIA DELLA RETE"
"Contiamo di arrivare a una proposta entro l'estate" sullo scorporo della rete di Tim assicura Labriola che, riguardo all'ipotesi di alcuni analisti di uno svantaggio competitivo derivante dall'operazione, risponde: "No, c'è ancora molto spazio per ottenere sinergie". "Oggi - spiega - circa il 97% delle famiglie con rete fissa dispone di una rete che offre velocità superiori a 30 megabit, ma con lo sviluppo della rete in fibra, Ftth, potremo portare la velocità ad almeno 1 gigabit per secondo. Questo permetterebbe di avere più banda e dunque poter fruire di servizi video e audio ad altissima qualità, nonché poter disporre contemporaneamente di tanti servizi come lo smart working, la didattica a distanza, lo streaming televisivo. Avere una rete con una banda così ampia significa essere pronti a diffondere i servizi più innovativi e che s'imporranno nel prossimo futuro, come la realtà aumentata", aggiunge Labriola.