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Economia
Fisco, 16 mln di italiani in arretrato: colpiti dalle tasse troppo alte
(Fonte immagine: Imagoeconomica) 

Fisco, direttore delle Entrate: 1100 mld di tasse non riscosse. Ma una volta pagato l'importo resta qualcosa per sopravvivere? 

Ho letto con interesse l’intervista al direttore delle Entrate e dell’Agenzia delle entrate-Riscossione il quale sostiene che ci sono 1.100 miliardi di tasse non riscosse. Dal punto di vista del Dott. Ernesto Maria Ruffini tutto ciò coincide con il suo mandato di Direttore, ma c’è un ma!

Il Dott. Ruffini ha sottolineato "l’ingestibilità del magazzino: 140 milioni di cartelle, 230 milioni di crediti da riscuotere, circa 16 milioni di cittadini iscritti a ruolo". “È una montagna difficile da gestire". Quello che mi è balzato all’occhio sono i 16 milioni di cittadini coinvolti e a dire il vero mi paiono tanti forse troppi. Sicuramente fra questi ci saranno anche dei “furbetti”, ma sono forse la maggioranza?

Ebbene il direttore fa il lavoro per cui è pagato, ma chi di competenza perché non fa un’attenta analisi del perché? Faccio un esempio: una persona che lavora ha un’aliquota Irpef che varia, a in ragione del reddito, dal 23 a 43% (cinque fasce), ma non finisce qui. Il netto che gli rimane è nuovamente assoggettato a tassazione indiretta come?

Quando andiamo a comprare qualcosa o usufruiamo un servizio paghiamo l’IVA che varia dal 4 al 22% (quattro fasce), se poi lo facciamo con gli strumenti finanziari la tassazione va dallo 0% (per i Piani Individuali di Risparmio) fino al 26% (quattro fasce) più imposte di bollo, Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero in ragione del 2 per mille, oltre alla Tobin Tax.

Volendo essere un po’ pignoli, abbiamo la tassa di possesso sul televisore, sui mezzi di locomozione personali, multe varie, sulla casa, sulle acque reflue e piovane (?) sullo smaltimento dei rifiuti … praticamente 100 tasse, che si pagano con il reddito netto percepito.

A fine mese rimane qualcosa per “sopravvivere”? Per tornare all’argomento di cui sopra qualche volta si può essere in difficoltà nel pagare tutti questi balzelli e finché il numero è “limitato” va bene quando invece abbiamo 16 milioni di persone che sono iscritte nello "albo dei cattivi”, allora c’è qualcosa che non va.

Nello studiare Educazione Civica ho imparato che lo Stato, di cui sono parte integrante, aiuta il cittadino in difficoltà e non lo martorizza. Faccio quindi un appello ai nostri governanti affinché prendano in considerazione che 16 milioni di persone (molto più dei voti di un partito di maggioranza relativa) sono “morose” con eventuale giustificazione e si rendano portatori che forse tutte queste gabelle non aiutano di certo l’economia, oppure dobbiamo dire che: “le tasse sono bellissime” .. solo se sono gli altri a pagarle?

Chiudo con quanto affermò Maffeo Pantaleoni (1857-1924 economista, politico e accademico): “Qualunque imbecille può inventare e imporre nuove tasse. L’abilità consiste nel ridurre le spese, dando nondimeno servizi efficienti, corrispondenti all’importo delle tasse”.

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