Federico "Osho" Palmaroli debutta a teatro: "Così nascono le mie vignette"

Alla vigilia della sua nuova avventura il disegnatore: "Meloni è un'amica, ma non la sento da tanto. Su Montaruli..." - GUARDA LE VIGNETTE

Di Lorenzo Zacchetti
Spettacoli

Dal trionfo con la pagina social di "Osho" alla prima tournèe tratrale - L'intervista di affaritaliani.it

#LEPIUBELLEFRASIDIOSHO diventa uno spettacolo teatrale. Dall'omonima pagina Facebook a un successo crossmediale che non conosce limiti, Federico Palmaroli è diventato il vignettista numero uno in Italia, con buona pace dei big del settore e del fatto che lui lo fa in pratica come hobby, conservando il suo lavoro di impiegato (“Anzi, lavorando in ufficio, la satira mi viene meglio”). Lunedì 6 marzo alle 20.45, terrà un attesissimo spettacolo al celebre Teatro Manzoni di Milano, per svelare aspetti nuovi del format fin qui conosciuto, come racconta ad affaritaliani.it


 

Palmaroli, cosa ci sarà di più a teatro, rispetto al format nato su Internet?
“Sicuramente la possibilità di dare la voce alla vignette, con la giusta interpretazione che era nelle mie intenzioni nel momento in cui le ho create. Riprecorreremo in questo modo alcuni eventi degli ultimi anni, ma anche inserendo qualcosa delle origini, cose che sui social non faccio più. Racconterò la mia esperienza, procedendo di pari passo con l'attualità, ma poi a fare la differenza sarà il palco: a teatro puoi accompagnare la battuta, darle l'intonazione e persino costruirla di nuovo: è sicuramente meno limitante che doverla pubblicare da qualche parte”.

Dopo l'inizio sui social sono arrivati la stampa, i libri, la tv con “Porta a Porta” e con la serie “Il Santone” (interpretata da Neri Marcorè): quali diverse capacità ha dovuto mettere in gioco, nei diversi media?
“Se su questi ormai ho una certa esperienza, col teatro mi sto sperimentando in un contesto del tutto nuovo. Devo dire che mi sto stupendo di me stesso, perché ho scoperto di riuscire a tenere il palco molto bene. Inizialmente non ne ero sicurissimoi Nel momento in cui si spengono le luci e sento le risate, non ho bisogno di altro. È una specie di evoluzione, perché man mano tiro fuori delle capacità che con gli altri media non potevo esprimere. Le vignette sono la mia comfort-zone ed ogni tanto fa bene uscirne. E' vero che spesso sono ospite in tv, ma i tempi televisivi sono molto rapidi e quindi devo condensare l'intervento in pochi secondi. In teatro ho un canovaccio, ma mi sento molto libero di aggiungere battute e improvvisazioni”.

Quando realizza una vignetta, pensa prima alla battuta o si fa ispirare dall'immagine?
“Di solito nasce prima la battuta. Poi cerco l'immagine che la possa rendere al meglio”.

E su questo ha spiegato di non aver mai avuto problemi con i diritti delle immagini, a parte con un tizio che passava per caso sullo sfondo, è così?
“Sì, ma si è trattato davvero di un problema da niente, anche perchè lui stesso aveva pubblicato la sua immagine su Internet: mica lo so' annato a fotografa' dentro casa! Con le immagini non ho mai avuto problemi perchè l'unico sfruttamento commerciale è quello che faccio sui libri e sui giornali e in quel caso ovviamente le compriamo regolarmente”.

E' noto che lei abbia un ottimo rapporto con Giorgia Meloni...
“Eh, lo sapevo che era qui che annavàmo a finì (ride)! Certo che è vero, ma da quello che è stato scritto receentemente sembra che ogni sera stiamo a cena insieme. In realtà non ci vediamo da un bel po', con tutti gli impegni che ha! Semmai ci mandiamo qualche messaggio ogni tanto. Però è vero: abbiamo un ottimo rapporto, basato anche su un tipo di umorismo molto simile”.

Negli ultimi giorni invece si è ironizzato sulla sua amicizia con Augusta Montaruli e lo abbiamo fatto anche noi di affaritaliani, imitando il suo stile con una vignetta dedicata a voi due. Che effetto le ha fatto?
“Ho visto, ho visto... più che imitato, direi copiato! Il contenuto mi ha pure fatto ridere, ma sono rimasto un po' perplesso, soprattutto per lei: la foto è di due anni fa, invece sembra una cosa di oggi e non so se lei sia fidanzata, sposata o in qualche modo possa esserci restata male. Io, se fossi stato sposato, magari ce annavo bevuto... Per questo ho spiegato anche a Dagospia che è una cosa vecchia, della quale peraltro vado fiero, perchè lei è una bravissima ragazza. Detto questo, il romanesco, la foto, il nome orientaleggiante.... mi è sembrata una roba un po' così, però... ciccia!”.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beh, si dice che diventare oggetto di imitazione sia la vera consacrazione di un personaggio pubblico. Chissà se Ignazio La Russa sarebbe mai diventato Presidente del Senato senza l'imitazione di Fiorello che, molti anni prima, lo rese popolare a un pubblico molto vasto proprio facendone una famosa imitazione?“Vero. Essere imitati sicuramente vuol dire che hai colpito e quindi che qualcuno ti emula, però... ma vabbè, le pare che proprio io mi possa incazzare per una battuta? Sarebbe un paradosso!”.

Tags:
federico palmarolilosho