Rame, litio, cobalto e zinco: in Italia riparte la corsa alle materie prime

In varie regioni italiane ci sono progetti per riattivare vecchie miniere o andare a caccia di nuovi siti d’estrazione. In primis, Emilia Romagna e Sardegna

a cura di Redazione
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In Italia riparte la corsa alle materie prime: rame, litio, cobalto, zinco e piombo sono le più ricercate

Dal rame al litio, dal cobalto allo zinco fino al piombo: riparte in Italia la caccia alle materie prime. A causa dei crescenti cambiamenti internazionali e del consequenziale problema dell’importazione di alcuni materiali preziosi, molti settori, soprattutto quelli dell’automotive e della tecnologia, hanno cominciato a recuperare sul proprio territorio miniere in disuso dalle quali poter estrarre le materie ricercate. Così aumenta il numero di richieste di concessioni per valutare eventuali riattivazioni di miniere. Al momento le ricerche si sono focalizzate prevalentemente in Emilia Romagna, Lombardia e Sardegna.

Il rame in Emilia Romagna

A Corchia, in Emilia Romagna, l'azienda australiana di esplorazione di sviluppo minerario Altamin ha richiesto e ottenuto il permesso per l’attivazione di un programma esplorativo che comprende la valutazione dei dati storici, la mappatura geologica, il campionamento e la geofisica. Nella comunicazione ufficiale dell’impresa si legge che viene concesso "il diritto di esplorare rame, cobalto e metalli associati”. La licenza di Altamin ha una durata fino al 2026 e potrà essere rinnovata.

Il cobalto in Piemonte

Sempre Altamin ha attivato altri progetti in diverse regioni italiane. Nello specifico, a Usseglio, in Piemonte, è stato studiato un programma che ha come obiettivo la valutazione del sito finalizzato all’estrazione di cobalto. Già nel 1750 il luogo veniva utilizzato per estrarre ed esportare in Germania il cobalto che poi sarebbe stato impiegato come pigmento.

La ricerca del litio

Per quanto riguarda i progetti di ricerca del litio, la prospettiva è quella di sfruttare i pozzi geotermici che sono stati scavati tra gli anni '70 e '90 da Eni e Enel, al tempo la finalità era quella di ricercare acqua ad alta pressione per produrre elettricità. L’analisi indicò un'alta concentrazione di litio ed è per questa ragione che la società Altamin ha scelto di investire in quei luoghi per i progetti di ricerca.

I progetti su piombo e zinco

Altri progetti riguardano poi la ricerca di piombo e zinco. Una controllata della società australiana mira a riattivare diverse miniere di galena blenda, due minerali dai quali si ricavano piombo e zinco. Una è a Gorno, in provincia di Bergamo, l'altra è la miniera di Silius, in Sardegna, che è stata scelta dalla mineraria Gerrei per rimettere in funzione una miniera metallifera. La finalità, anche in questo caso, è il processo di estrazione.

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