Rai, ecco i palinsesti del dopo-Fuortes: Insegno, Poletti, Setta, Infante...

Monica Setta potrebbe approdare nel pomeriggio feriale, Milo Infante pronto a diventare il nuovo "asso pigliatutto", Mellone per ripulire il day time

Di Alberto Maggi
MediaTech

Rai, così Salvini-Meloni-Berlusconi hanno messo Fuortes con le spalle al muro

Dietro le dimissioni di Carlo Fuortes ci sarebbe un'allenanza tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini che insieme a Silvio Berlusconi hanno ritrovato compattezza sulla Rai. Fonti accreditate riferiscono ad Affaritaliani.it che i leader del centro destra hanno lasciato l'ormai ex amministratore delegato libero di scegliere tra le dimissioni e la permanenza in azienda. Ma Fuortes, che non è mai stato organico al Pd (tantomeno a quello di Elly Schlein, era stato indicato da Mario Draghi su ispirazione di Salvo Nastasi, potentissimo genero di Giovanni Minoli) non aveva sponde di difesa per rimanere. 

Restando, sostiene un alto dirigente di Viale Mazzini, avrebbe dovuto firmare i nuovi palinsesti targati maggioranza entrando in rotta di collisione con due pezzi da 90 di Pd-5 stelle come Stefano Coletta e Simona Sala. E la marcia di avvicinamento alla presentazione dei nuovi palinsesti, destinati a riequilibrare una narrazione troppo spostata a favore della attuale opposizione, prevedeva necessariamente un'accelerazione. Proprio ieri sera, a Che tempo che fa, Fabio Fazio ha aperto un dibattito sulla governance della Rai dando parola solo ai suoi ospiti che non erano certamente di centro-destra come Marco Damilano e Massimo Giannini. Le parole dei due - in studio era presente il vice direttore Rai Rosanna Pastore - hanno messo in imbarazzo l'azienda dando un ulteriore sprint all'addio volontario di Fuortes. 

La nuova Rai di Sergio-Rossi

E adesso che cosa succede? Come previsto salgono Roberto Sergio ad e Giampaolo Rossi dg. E i palinsesti verranno perfezionati a stretto giro. Le primissime indiscrezioni dicono che resta saldo al suo posto Alberto Matano forte dei suoi ascolti stellari. Nessun affiancamento per il campione di share della Rai che è anche ottimo giornalista. Torna fortemente in bilico Serena Bortone che negli ultimi tempi ha visto decrescere i suoi ascolti del pomeriggio di Rai 1 a vantaggio del competitor Canale 5. La Lega insiste per avere quello spazio da affidare a Monica Setta, che già nel 2010 aveva condotto un programma politico post prandiale su Rai 2 con ascolti alti per quella fascia considerata anche allora assai difficile per la seconda rete. Si parla anche di un testa a testa tra Roberto Poletti e Tiberio Timperi per "Uno mattina" feriale. 

In realtà la competenza sul day time andrà a Fratelli d'Italia con Angelo Mellone, intellettuale, manager e scrittore stimato anche a sinistra, che vorrebbe un factual destinato a "ripulire" il segmento da derive trash o di gossip. Pino Insegno andrebbe nel preserale. Sull'altro nome attribuito alla Lega cioè quello di Laura Tecce c'è un piccolo rebus. Tecce non sarebbe affatto nelle grazie della Lega, anzi, ma sarebbe gradita al futuro potente dg Giampaolo Rossi che l'ha voluta nel palinsesto estivo con cinque puntate in seconda serata (altre cinque sono previste a settembre). 

La Tecce, che pure è una brava giornalista, negli ultimi anni è stata quasi esclusivamente opinionista di centro destra. La sua esperienza di conduzione è da ricondurre alla sola, recente seconda serata con "Onorevoli confessioni" su Rai 2. Infine, al via le nomine dei dirigenti: al Tg1 arriva Gianmarco Chiocci, Paolo Corsini va all'approfondimento mentre Marcello Ciannamea avrà l'intrattenimento e Sanremo. In crescita - potrebbe essere il vero outsider- Milo Infante, vicedirettore di Rai 2 che ha portato dal 2 al 10% di share il pomeriggio di Rai 2 con "Ore 14". Sarà lui l'assopigliatutto della nuova Rai?

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