Michael Mann e Luc Besson protagonisti di Venezia 80

Seconda giornata, dopo la cerimonia di apertura, del Festival del Cinema sulla laguna

Di Oriana Maerini
DOGMAN l'attore Caleb Landry Jones Credits Shana Besson
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Michael Mann e Luc Besson protagonisti di Venezia 80

Passati i fasti dell’inaugurazione ufficiale con cerimonia d’apertura e il lungo red carpet affollato da attori e politici, fra cui anche il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, giunti ad onorare un’edizione orfana di molte star d’oltre oceano a causa dello sciopero indetto a Hollywood, Venezia 80 entra nel vivo. Lo fa proponendo con due grandi registi: Michel Mann con “Ferrari” e Luc Besson con Dogman, entrambi in concorso per l’assegnazione del Leone d’oro 2023. Un americano ed un francese che hanno in comune due stalli: Mann è tornato a dirigere dopo otto anni, Blackhat, l’ultimo film risale al 2015, Besson regista e produttore arriva in concorso a Venezia per la prima volta, scelto dal comitato di selezione e dal direttore artistico, dopo un periodo dopo un periodo difficile.

A 80 anni Michel Mann ha realizzato il suo sogno riconcorso per 30 anni: portare sullo schermo “The man and the machine”, la monumentale biografia su Enzo Ferrari scritta da Brock Yates ancora inedita in Italia. La prima scelta del regista fu De Niro ma ad indossare i panni del protagonista è Adam Driver. Il cast annovera grandi attori come Penélope Cruz (nel ruolo della moglie), Shailene Woodley, Sarah Gadon, Jack 0’ Connor, Patrick Dempsey ed anche l’attore italiano Michele Savoia (nel ruolo di Carlo Chiti grande amico di Ferrari).

Grandi applausi alla conferenza stampa di Dogman alla presenza di Luc Besson, del protagonista Caleb Landry Jones e dei produttori. “Quando un uomo è infelice, Dio gli manda un cane” (citazione del poeta Alphonse de Lamartine). Con questa epigrafe nei titoli di testa Besson introduce da subito il tema del film. Il protagonista è ragazzo odiato dal padre che lo costringeva a vivere nella gabbia dei cani, un antieroe avulso dalla società che, musicista (rock psichedelico e vintage) grazie all’amore dai cani. La sala è ipnotizzata dal fascino di questo attore texano trentenne che recita sulla sedia a rotelle circondato da un folto gruppo di cane di varie razze che lo aiutano a vendicarsi. Tenete a mente perché si è già meritato l’appellativo di “nuovo Joker” e prossimo Johnny Depp.

Fuori concorso, in anteprima mondiale, debutta al Lido la miniserie drammatica e poliziesca “D’argent e de sang” tratta dal libro omonimo di Fabrice Arfi che vede protagonista l’attore Vincent Lindon. La serie che narra una storia di affari e malaffari d’Oltralpe approderà sul canale francese Canal + in autunno. Domani la kermesse veneziana conferirà al regista Wes Anderson il “Premio Cartier Glory to Filmaker Award”

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