Poliziotta espulsa per un tatuaggio, appello alla premier: "Meloni mi aiuti"

L'ex poliziotta, esclusa dalla polizia per un tatuaggio, lancia un appello alla premier

a cura della redazione
Milano

Arianna Virgolino a Meloni: "Io esclusa dalla polizia ingiustamente, mi aiuti"

Arianna Virgolino, ex poliziotta, torna a parlare con un appello alla premier Giorgia Meloni della vicenda che l'ha coinvolta. La donna infatti, che ad oggi ha 34 anni, è stata espulsa il 7 novembre 2019 dalla Polizia per un tatuaggio sul polso, motivo per cui non può più esercitare il lavoro che aveva scelto per se stessa. Un tatuaggio che, in realtà, era stato rimosso con dolorose sedute di laser già prima del concorso, ma che aveva comunque lasciato una cicatrice sulla pelle dell'ex poliziotta.

La sentenza del Consiglio di Stato

L'ostacolo più importante per Virgolino è la sentenza del Consiglio di Stato che oltre 36 mesi fa ha accolto il ricorso del ministero dell'Interno. Tale sentenza, in particolare, definì l'agente Virgolino un «nocumento all'immagine della Polizia di Stato» a seguito del tatuaggio - poi rimosso con il laser - di una coroncina tatuata per festeggiare i 18 anni.

L'appello alla premier per tornare ad indossare la divisa

Arianna Virgolino quindi, a distanza di più di 1000 giorni di battaglie e lotte personali, torna a farsi sentire parlando direttamente alla premier (la quale, in passato, aveva espresso solidarietà verso il suo caso).

«Chiedo alla presidente del Consiglio Meloni di aiutarmi, di ascoltare le mie parole, di riprendere in mano la mia vicenda - ha detto la 34enne, che oggi oggi lavora come receptionist di un hotel a Castelnuovo del Garda (Verona) - sono vittima di un'ingiustizia, una vicenda che ha stravolto la mia vita e quella della mia famiglia. Ho sempre dimostrato di essere un poliziotto valido, in grado di fare al meglio il proprio lavoro. Per questo ho deciso di riprendere le parole del presidente del Consiglio: il 18 agosto 2020, appena emersa la mia vicenda, lei stessa aveva scritto un post in mio sostegno. Aveva preso a cuore tutto quello che mi era accaduto. Ora, come capo del Governo, può agire e provare a risolvere la mia vicenda». 

Il sogno di tornare in polizia

Virgolino è madre di un bambino di 11 anni e prima di essere espulsa dalla divisa, era in servizio alla Stradale di Guardamiglio, in provincia di Lodi. Il suo sogno, nonostante abbia trovato un nuovo lavoro, è quello di tornare a vestire la divisa che tanto ama.

 

Tags:
polizia