Caso Pifferi, rinviata l'udienza. La sorella: "Diana doveva vivere"

La definizione è prevista per la seconda parte di giugno, oppure per la prima meta' di luglio

Alessia Pifferi e la figlia Diana
Milano

Caso Pifferi, rinviata l'udienza. La sorella: "Diana doveva vivere"

La Corte d'Assise di Milano ha rinviato l'udienza prevista oggi del processo relativo al caso di Alessia Pifferi, la donna imputata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, al prossimo 8 maggio alle ore 9:30, a seguito della richiesta di differimento avanzata dal nuovo avvocato di fiducia della difesa, Alessia Pontenani, per potere studiare le carte delle indagini a carico della donna, accusata di omicidio volontario pluriaggravato nei confronti della piccola, abbandonata per sei giorni e morta nel luglio scorso in un appartamento del quartiere Ponte Lambro.

La definizione è prevista per la seconda parte di giugno, oppure per la prima meta' di luglio

La definizione e' prevista per la seconda parte di giugno, oppure per la prima meta' di luglio. All'uscita dall'aula, la sorella Viviana Pifferi, che nella prossima udienza si costituira' parte civile ed è assistita dall'avvocato Emanuele De Mitri, si e' presentata indossando una maglietta con la foto della bambina, esprimendo il suo augurio che l'imputata venga condannata al massimo della pena e ricordando Diana come "una bambina allegra e vivace, che aveva diritto di vivere e non di pagare per sua madre".

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