Ddl Nordio, i dubbi di Mattarella su abuso d'ufficio e traffico di influenze

Il presidente della Repubblica avrà un faccia a faccia con la premier Meloni. Firmerà ma con riserva, teme attriti con l'Ue

di redazione politica
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Ddl Nordio, Mattarella e il confronto con Meloni. Ecco cosa le dirà il Presidente

La riforma della giustizia di Nordio sta per arrivare al Quirinale. Il testo che il ministro presenterà a Mattarella non presenta criticità costituzionali, ma fa sorgere qualche dubbio al capo dello Stato. Il presidente - si legge sul Corriere della Sera - firmerà per dovere d’ufficio (nella storia repubblicana non ci sono precedenti contrari) l’autorizzazione a presentare alle Camere il ddl. Che, ripetono annoiati sul Colle, non è un decreto-legge subito operativo e avrà dunque davanti a sé un percorso parlamentare non breve e suscettibile fino all’ultimo di aggiustamenti. I problemi più sensibili, per il capo dello Stato, e che potrebbero chiamarlo in causa — se, in sede di ratifica finale, il testo restasse com’è oggi — sembrano concentrati soprattutto su due articoli della miniriforma. Quello che fa scomparire l’abuso d’ufficio e quello che riduce in modo drastico la portata del traffico d’influenze. Temi che potrebbero creare attriti con l'Ue.

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A sostegno della doppia cancellazione - prosegue Il Corriere - c’è una maggioranza politica trasversale, cui si appellano moltissimi sindaci, bersagli principali di inchieste che quasi mai si concludono con condanne. E la stessa inconcludenza si verifica nei processi per traffico d’influenze. Questioni sulle quali s’interroga pure la magistratura, oberata e minata nella propria credibilità da questo tipo d’indagini che sfociano nel nulla. È possibile che Mattarella e la premier Meloni ne parlino, tra molte altre cose, in un incontro previsto per domani al Quirinale.

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