Governo, se Piantedosi si dimette è crisi. Messaggio della Lega a Meloni

Per la Lega non esiste nemmeno l'idea delle dimissioni di Piantedosi

Di Alberto Maggi
Matteo Piantedosi
Politica

Strage di migranti, il dietro le quinte politico


"Lasciamo che le opposizioni, Elly Schlein in testa, urlino dimissioni. Ma il ministro Piantedosi non si tocca. Lì è e lì resta. Punto". Così una fonte ai massimi livelli della Lega commenta con Affaritaliani.it le polemiche che hanno investito il titolare del Viminale sulla strage dei migranti vicino alla costa di Crotone. Matteo Salvini è intervenuto più volte parlando di vergogna per chi butta in politica una tragedia e, di fatto, difende a spada tratta il ministro tecnico di area Carroccio dell'Interno. Di dimissioni non se ne parla nemmeno. Giusto fare chiarezza su quanto accaduto, massima trasparenza, ma Piantedosi resterà lì dove è oggi, al Viminale.

E' chiarissimo il segnale politico che arriva dalla Lega: un eventuale addio al governo del ministro dell'Interno aprirebbe una crisi profondo, forse addirittura insanabile. E con conseguenze pesanti per il cammino dell'esecutivo e perfino della legislatura. Semmai, spiegano dalla Lega, tocca alla premier Giorgia Meloni insistere con l'Unione europea affinché agisca seriamente e concretamente sul tema dell'immigrazione. "Perché questi migranti non sono sbarcati in Grecia, molto più vicina alla Turchia da dove sono partiti, e sono arrivati fino in Italia?", si chiede un senatore leghista.

La presidente del Consiglio ha già scritto una lettera a Bruxelles affinché si passi dalle parole ai fatti. Ma il punto politico è chiaro. A meno che non emergano improbabili e clamorose responsabilità dirette e personali di Piantedosi, il ministro dell'Interno non si tocca e va difeso da tutta la maggioranza. Pena l'apertura di una crisi di governo. L'opposizione fa il suo mestiere e non va ascoltata. Chiarezza sì, ma la parola dimissioni non vogliono nemmeno sentirla in Via Bellerio.

Su questo punto Salvini è stato chiarissimo, d'altronde Piantedosi è stato il suo capo di gabinetto ed è considerato un tecnico in quota Lega. Sicuramente ci sono state delle frasi infelici e forse anche quale errore in buona fede, ma qui è l'Europa a dover farsi carico del problema. Insomma, Piantedosi deve restare ministro senza se e senza ma. Il messaggio della Lega alla premier e a Fratelli d'Italia, che ha mostrato qualche dubbio, è chiarissimo. 

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