Pensioni aumenti maggio, ci siamo. Scopri chi avrà più soldi e quanto in più

Aumento pensioni dal 2 maggio

Politica

Nuova rivalutazione pensioni (non per tutti) a maggio


Buona notizia per i pensionati. Sono previsti alcuni incrementi alle pensioni di maggio: interesseranno tutti coloro che percepiscono un assegno pari o inferiore al trattamento minimo Inps (che è di circa 563 euro), secondo quanto specificato nella circolare dell'Inps numero 35 del 3 aprile scorso (qui potete consultare il documento integrale). L'incremento - come scrive il sito internet www.today.it - viene calcolato nella misura pari a 1,5 punti percentuali per l'anno in corso, elevati a 6,4 punti percentuali per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni, e di 2,7 punti percentuali per l'anno 2024. La circolare dell'Inps riporta anche le tabelle con alcuni esempi. Facciamo due conti, dunque.

In sostanza, considerando che l'incremento è pari a 1,5 punti percentuali per l'anno 2023, chi ha meno di 75 anni e un assegno complessivo di 563,74 (il minimo Inps) otterrà 8,46 euro al mese in più, quindi 572,20 in totale. Chi invece ha più di 75 anni avrà una maggiorazione di 36,08 euro, che porterà l'assegno mensile a 599,82 euro.

Qualora il beneficiario compia 75 anni nel corso del 2023, l'incremento sarà adeguato dal mese successivo al compimento dell'età. Nel caso in cui l'importo mensile complessivo in pagamento sia inferiore al trattamento minimo, l'incremento è riconosciuto utilizzando come base questo stesso calcolo. Come si legge nella circolare, l'incremento è riconosciuto con riferimento all'importo mensile lordo dei trattamenti pensionistici complessivamente goduti dal beneficiario, determinato sulla base della normativa vigente prima della data di entrata in vigore della legge numero 197 del 2022.

Con riferimento alle pensioni liquidate con decorrenza dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, l'incremento sarà calcolato tenendo conto dell'importo del trattamento minimo Inps previsto per gli anni di riferimento. L'aumento in questione sarà corrisposto con la stessa cadenza di pagamento della pensione (mensile, semestrale, oppure annuale) e sarà evidenziato sul cedolino mensile con una voce specifica apposita. Con il primo pagamento, inoltre, vengono corrisposti anche gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2023 o dalla decorrenza della pensione, se successiva.

L'adeguamento sulla base dell'indice di rivalutazione definitivo sarà effettuato in sede di perequazione per l'anno 2024. La perequazione è il meccanismo che prevede la rivalutazione ai prezzi delle pensioni al 1° gennaio di ogni anno, sulla base del tasso di inflazione dell'anno precedente.

Le pensioni del prossimo mese verranno erogate martedì 2 maggio (essendo lunedì 1° maggio la Festa dei lavoratori), sia per chi riceve l'accredito sul conto bancario che per i clienti di Poste italiane. Per chi, invece, preferisce ritirare l'assegno presso gli uffici postali, è stato predisposto l'ormai consueto calendario in ordine alfabetico.

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