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Affari di Genio
Torna a scuola da campione in 3 minuti e 4 secondi

“Non hai mai una seconda opportunità di fare una prima impressione.” Oscar Wilde

“Massimo, va bene che hai corso la Maratona di New York in un ottimo tempo, ma pensavo la tua fosse una rubrica sul metodo di studio...”

Tranquillo! Se vuoi che ti racconti la mia storia di runner, ti consiglio di leggerti il libro... Oggi ti voglio parlare di come tornare a scuola da campione. Se “googli” sul web la voce “rientro a scuola”, trovi tutta una serie di consigli che tendenzialmente si ripetono con poche variazioni: per questo ho deciso di dare un taglio diverso al mio articolo e di dirti quello che faccio io per primo per ricominciare alla grande l’anno lavorativo. 

Ti parlo delle 3 cose che ho introdotto nel titolo:

1. SII UN CAMPIONE, cioè SCEGLI UN ATTEGGIAMENTO DA VINCENTE;

2. 3 MINUTI, ovvero SII FOCALIZZATO AL MASSIMO (il mondo “complotta” per distrarti senza che lo aiuti tu...);

3. 4 SECONDI, alias SCEGLI CHE PRIMA IMPRESSIONE VUOI DARE.

SII UN CAMPIONE

A scuola non sei al cinema: il prof. non è lì per intrattenerti; spesso è più concentrato su cosa ti insegna, cioè a trasferirti più contenuti possibili, che a come ti trasmette le nozioni, ossia a comunicare con te nel modo più efficace. 

Cosa ti voglio dire? Non sei più un bambino: sei capace di prenderti le tue responsabilità, e imparare è una tua responsabilità. Dove sei motivato ti viene facile: appena hai 14 anni, sei capace di motivarti a studiare per passare la teoria della patente perché non vedi l’ora di guidare già il tuo primo mezzo. A 18 stesso discorso. 

Quando invece si tratta della scuola, ti aspetti che siano i prof a farti interessare alle materie e non di metterci del tuo. Se non impari ad automotivarti e a mettere energia specialmente dove non ti viene spontaneo, non ti è difficile immaginare la scena a cui assisterai giorno dopo giorno: alle 8 entri in classe (8.10 perché ci vuole la colazione al bar per sopravvivere al pensiero di passare la mattinata a scuola) e sembri uno zombie: ti accasci sul banco in uno stato di dormiveglia dal quale esci saltuariamente per controllare il telefono, per parlare con il compagno di banco, per finire gli ultimi esercizi o simili. 

Alla fine della prima ora risusciti misteriosamente spinto dal bisogno di sopravvivenza: svaligiare la macchinetta delle merendine... E così avanti fino all’ultima campanella. 

Aspetta a mandarmi a quel paese: ho estremizzato, ma non sto dicendo che non ti interessi mai nulla di scolastico. Quello che però osservo frequentemente negli studenti è un atteggiamento passivo, di chi riceve più o meno volentieri quello che gli viene “dato”: te li immagini Messi e Ronaldo che aspettano a braccia conserte che qualcuno in campo serva loro la palla? 

Se vuoi “movimentare le cose” a scuola e dare valore a quelle 5 o più ore della tua vita che passi lì, devi farti trovare pronto, essere dinamico:

1. facendo domande al prof. o chiedendoti a quali informazioni sta dando più importanza in modo che quello che sta dicendo ti aiuti a prendere un bel voto, 

2. avendo proprio la “postura da campione”: seduto bene, testa alta, spalle indietro e non accasciato sui libri. Non te lo dico per fare “il perfettino”, ma se mantieni quella postura è inevitabile che ti annoi e che qualunque cosa ti distragga perché mandi poco ossigeno al tuo cervello (con la schiena curva viene irrigato meno dai vasi sanguigni che passano dalla spina dorsale) e assumi una posizione di chiusura tipica del dialogo interno (quindi tendi a seguire i tuoi pensieri) e di una situazione di relax, non certo di concentrazione: in poche parole, stai facendo esattamente l’ideale per annoiarti...

3 MINUTI: SII FOCALIZZATO AL MASSIMO

Ma questi 3 minuti? Cosa significano? Tranquillo: te lo spiego subito. Uno studio dell’Università della California rileva che negli ambienti di lavoro gli impiegati sono interrotti dagli altri o si interrompono da soli circa ogni tre minuti. Una volta distratto, possono passare circa 23 minuti prima che un lavoratore ritorni al compito originale... Ti viene in mente qualche somiglianza con il tempo che passi a scuola? Stiamo concentrati 3 minuti, dico 3!, e ce ne mettiamo 23 ogni volta a concentrarci di nuovo! In pratica, su un’ora di lezione, se non decidiamo noi in anticipo di eliminare tutte le distrazioni (no cellulare, no chiacchiere con il compagno di banco, no qualunque scusa valida per alzarci dal posto, no andare in bagno ogni 5 minuti...), in realtà, a far tanto, stiamo attenti 10 minuti all’ora... 

Cosa puoi fare dunque per rendere produttivo il tempo che passi a scuola?

1. Prendi appunti con le mappe mentali: ti fanno usare la creatività, essere più coinvolto e seguire più facilmente;

2. quando ti viene in mente un pensiero che ti distrae, segnalo su un foglio che tieni di fianco alla mappa e che chiameremo “Foglio delle Distrazioni”, così sei tranquillo che tutte le cose importantissime che ti passano per la testa mentre ascolti la lezione di Italiano ecc. non andranno perdute.

4 SECONDI: LA PRIMA IMPRESSIONE

Come nella citazione di Oscar Wilde che ti ho riportato dopo il titolo, non abbiamo mai una seconda opportunità di fare una prima impressione. Che cosa c’entra questo con l’iniziare l’anno da campione? Sia che inizi un nuovo percorso di studi (il liceo, l’università o altro) sia che ne continui uno già iniziato, la prima impressione è fondamentale (intendo sia con i tuoi compagni sia con i professori).

I famosi 4 secondi (alcuni dicono 3/5/7) di cui ti parlo sono quelli necessari perché una persona si faccia un’idea di noi, che poi è difficile da cambiare. Che idea vuoi che gli altri si facciano di te? Che sei un campione o uno “sfigato” (scusa il francesismo...) Se vuoi che pensino che sei un campione, allora immagina di dover sempre lasciare la prima impressione e automaticamente il tuo cervello, per così dire, avvierà il “programma prima impressione”. 

Ti riporto alcuni consigli che da Business Insider, che li prende direttamente dall’articolo di Anna Pitts apparso su The Graduate Recruitment Bureau (08/04/13).

1. SORRIDI: prendi l’abitudine di sorridere spontaneamente, ad esempio pensando alle cose per cui sei grato (quando sorriderai alle persone trasmetterai calore, non calcolo).

2. PARLA CHIARAMENTE: non avere timore di “farti sentire”, mostrati fiducioso.

3. GUARDA LE PERSONE NEGLI OCCHI: con i tuoi compagni magari ti viene più facile, mentre con i docenti no. Ti bastano 3 secondi per trasmettere sicurezza: ce la puoi fare! 

4. ABBI CURA DEL TUO ASPETTO: non ti sto chiedendo di andare a scuola in giacca e cravatta, ma pulito e ordinato, sì (non da primo appuntamento, ma quasi...). Gli adulti e i tuoi coetanei notano queste cose all’istante. 

Sono apparentemente piccole cose ma, come ti dicevo, lasciano un’impressione durevole, ossia che SEI UN CAMPIONE!

Massimo De Donno 
Ideatore del Metodo Genio in 21 Giorni

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