I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
A- A+
Buonasanità
La malattia non è un tabù, bisogna raccontarla

Dall'attenta osservazione di come gli uomini affrontano la propria malattia e quella degli altri si scoprono le "crepe" di una cultura che ha eletto la ricchezza, il successo e la prestanza fisica ai suoi massimi valori.
Malattia e morte sono aspetti della nostra vita che talora come struzzi ci illudiamo di evitare, nascondendoci lontano dai "luoghi" in cui abitano dolore e vecchiaia.
La malattia ci rende indubbiamente vulnerabili, fragili, arrabbiati, diversi e terribilmente soli con conseguente bisogno della condivisione e comprensione altrui.
Spesso per evitare i "brutti discorsi" priviamo chi sa di dover morire di parlarci della sua malattia e delle sue paure.
Pensiamo forse di non essere in grado di trovare le giuste parole, di non poter supportare chi ci parla di qualcosa che in fondo terrorizza noi per primi....o ci illudiamo che nel silenzio si nasconda una magica guarigione!
Nel 1926, nel suo saggio sulla malattia, Virginia Woolf non aveva avuto paura di scrivere...."GUARDARE SIMILI COSE IN FACCIA RICHIEDE IL CORAGGIO DI UN DOMATORE DI LEONI".
Il rischio è però quello di scadere nell'ignoranza e nei tabù, nemici mortali della conoscenza e dunque della prevenzione della malattia stessa.
Per il medico poi diventa decisiva la capacità di saper parlare con coscienza e cognizione scientifica di argomenti che toccano le corde più profonde dell'animo umano.
Ad esempio molti accettano di parlare del proprio tumore purché non si usi la parola "CANCRO", che risuona in tutta la sua malignità!
Già....il tumore e la malattia terminale rappresentano uno dei maggiori tabù dei nostri tempi in cui corre l'obbligo di esser sani.
Essere affetti da una malattia lentamente ingravescente significa dover rimettere in discussione la maggior parte delle attività della vita quotidiana, compresa quella sessuale della quale i pazienti non parlano volentieri, sia per un comprensibile pudore che per la consapevolezza di non poter avere risposte esaustive in merito.
Altri tabù hanno da sempre riguardato le patologie infettive quali tubercolosi, malattie veneree, epatiti e AIDS, la cui omissione non riguarda solo la sfera personale, ma è causa di pericolose trasmissioni a chi in maniera inerme, non sapendo, non può prevenire.
In questi casi parlarne, più che uno sfogo personale, rappresenta un OBBLIGO MORALE nei confronti della società al quale non ci si può sottrarre, nonostante dolore e "vergogna" che attanagliano l'animo!
La vera vergogna però è "non parlarne", chiudendosi in un tabù che rappresenta la propria gabbia e forse la subconscia "vendetta" contro coloro che da persone sane sono ancora degne di essere considerate da questa società tanto evoluta, ma nel contempo ancora così retrograda nei confronti della malattia che andrebbe vista come una condizione alterata del corpo....piuttosto che come un misfatto!
Negli ultimi decenni la scienza ha fatto progressi straordinari senza però determinare un sostanziale cambiamento della cultura della malattia, ancor oggi segnata dalla rimozione e dalla paura....occorrerebbe una maggiore consapevolezza sulle conseguenze del silenzio!

Perché....LA MALATTIA NON È UN TABÙ, BISOGNA RACCONTARLA!

Commenti
    Tags:
    malattiamedicina





    in evidenza
    Affari in Rete

    MediaTech

    Affari in Rete

    
    in vetrina
    Svolta meteo: ecco quando termina il freddo e torna il caldo

    Svolta meteo: ecco quando termina il freddo e torna il caldo


    motori
    Mercedes-Benz, Nuovo G 580 EQ la svolta elettrica nel fuoristrada

    Mercedes-Benz, Nuovo G 580 EQ la svolta elettrica nel fuoristrada

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.