Cosa pensano della Cina i parenti degli oltre 30mila italiani morti di Covid
Le autorità cinesi dovevano vigilare sulle condizioni igienico-sanitarie del mercato di Wuhan dove il virus ha preso il via
In Italia fino a oggi sono morte di Covid-19 oltre 30mila persone, pari a circa lo 0,05% della popolazione. Metà di queste erano lombarde, oltre 15.000 individui, lo 0,15% del totale regionale. Cosa pensano tutti i familiari e gli amici di costoro? Se si considera un ambito per così dire allargato di affetti forti, diciamo di dieci prossimi, quindi un contesto relativo e per difetto, coloro che piangono un loro caro scomparso per Coronavirus sono lo 0,5% degli italiani e l’1,5% dei lombardi. Percentuali che possono alquanto salire nel caso di trapassati molto amati in vita.
Chi se non le autorità cinesi dovevano vigilare sulle condizioni igieniche e sanitarie del mercato di Wuhan. Colà ha preso il via il virus facendo il salto di specie passando da un pipistrello a un altro animale e quindi all’uomo. Come noto, in diversi mercati dei villaggi e delle città del popoloso paese dell’estremo oriente, civette, zibetti, pipistrelli, animali e uccelli vari vengono venduti vivi o macellati. Lo stesso già successe con la Sars, scaturita allo stesso modo di Covid-19, in un mercato di Canton, nel 2002.
Si spera che non sia vero quanto fatto trapelare, sia dalla presidenza statunitense secondo cui il virus sia scappato da un laboratorio di Wuhan, sia da ambienti Nato per cui sia stato creato per destabilizzare l’occidente. Non a caso Donald Trump sostiene che si dovrebbero chiedere i danni alla Cina, vista la recessione mondiale del 3% prevista dal Fmi nel 2020, con calo del Pil americano del 5,9% e di quello connazionale del 9%.
Dispiace dirlo ma tanti italiani che hanno perso un loro caro per Covid-19 potrebbero guardare ai cinesi (che negli ultimi anni già invadevano le strade per esempio di Milano e che pare avranno quest'estate, insieme a russi e tedeschi, secondo un progetto governativo, dei canali privilegiati d’ingressi turistici nel nostro paese) come quei parenti di fascisti e partigiani uccisi, i primi dai comunisti i secondi dai seguaci di Benito Mussolini, hanno rispettivamente fatto con i comunisti e fascisti in genere.
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