Culture

Baratta: la Biennale spazio di libertà per i nostri visitatori

 

Venezia, 7 mag. (askanews) - "Noi non lo chiamiamo pubblico, pubblico vuol dire già avere l'idea di una realtà uniforme per la quale si deve produrre un prodotto uniforme che sia accettabile e attraente per tutti. Questa è strategia commerciale, noi parliamo di visitatori e osservatori, uno per uno". Lo ha detto il presidente della Biennale Paolo Baratta, durante l'anteprima della 58esima Mostra internazionale d'arte."Se i visitatori sono 600mila - ha aggiunto Baratta - sono 600mila singoli soggetti i quali mi preme che siano loro stessi i protagonisti della visita, non qualcuno a cui si offre qualcosa di preconfezionato. Noi offriamo delle scelte che il curatore fa. In ogni Biennale libere scelte, sapendo che non è questa la verità, non è questa la realtà, non è questa l'esauriente rappresentazione del mondo dell'arte. E' una scelta, bisogna avere il coraggio delle scelte quando si vuole conoscere, non pretendere che qualcuno ti faccia la frittata con il ripieno completa di tutti gli ingredienti. Già accettare questo, accettare di venire alla Biennale a vedere queste scelte è già un primo atto di libertà, nostra e del visitatore. Poi il dialogo deve svolgersi il più possibile in modo diretto tra il visitatore e l'opera d'arte".