Culture

L'inafferrabile quotidiano, la Triennale celebra Saul Steinberg

 

Milano, 15 ott. (askanews) - Un omaggio al talento multiforme di un artista le cui immagini sono ovunque, note a tutti, ma in molti casi senza che a quelle immagini si associ il suo nome. La Triennale di Milano celebra Saul Steinberg con una grande mostra che raccoglie disegni, ma anche maschere o collage, curata, insieme a Italo Lupi e con Francesca Pellicciari, da Marco Belpoliti. "Questa è la mostra più importante degli ultimi 40anni dedicata a Saul Steinberg - ha detto ad askanews - uno degli artisti fondamentali della seconda metà del XX secolo, ma anche del XXI secolo, perché è un artista non soltanto del passato, ma è un artista del futuro, è un artista contemporaneo".Il mito di Steinberg nasce dalla sua vita avventurosa e spesso in fuga dal totalitarismo e passa, per entrare nell'immaginario collettivo, dalle copertine del New Yorker, la rivista novecentesca per eccellenza. Ma la sua dote più straordinaria resta probabilmente quella di avere dato una forma visiva a sensazioni che sono molto comuni, ma spesso inafferrabili. L'universale di tutti i giorni. "Ha disegnato la vita quotidiana - ha aggiunto il curatore - ha disegnato l'immaginazione della mente, ha disegnato delle cose che noi pensiamo, ma che spesso non riusciamo a tradurre in immagini, e lo ha fatto nel modo più semplice, e cioè con il disegno".La mostra in Triennale, intitolata "Saul Steinberg New York Milano", dà spazio anche ai lavori dell'artista fatti nel capoluogo lombardo, dove ha vissuto per anni durante il periodo di formazione. e a opere successive dedicate proprio alla vita milanese. Ma soprattutto costruisce un ponte sottile tra noi, i nostri pensieri e la forma che gli diamo. "Ci fa capire cos'è la società contemporanea e ci fa capire che cos'è la mente complessa di un uomo del nostro secolo".L'esposizione, realizzata da Triennale con Electa, è anche l'occasione per vedere in anteprima parte dell'importante donazione di opere dell'artista che la Biblioteca Nazionale Braidense ha ricevuto dalla Saul Steinberg Foundation.