Milano, (askanews) - Sono oltre millecinquecento i ragazzi delle scuole superiori di Milano che seguono le lezioni offerte dal Centro Porto Franco a Milano, una struttura in funzione dal 1999 che mette a disposizione degli studenti, gratis, un aiuto nello svolgimento dei compiti e nel recupero dei debiti formativi. Al posto delle ripetizioni private, un sostegno fondamentale da parte di circa 450 insegnanti che prestano la loro opera gratuitamente, tra professori e studenti universitari, a chi ha bisogno di approfondimento pomeridiano ma non se lo può permettere.Porto Franco, che vive per l'ottanta per cento grazie al sostegno di soggetti privati, occupa circa 1.500 metri quadrati di uno stabile di viale Papiniano. Circa il 70 settanta per cento degli studenti che fruiscono del servizio decidono di continuare gli studi all'Università.Maurizio Lupi, l'ex assessore all'Urbanistica della Giunta Albertini che per prima sostenne l'iniziativa, assegnandole uno spazio, spiega così il senso del progetto: "Oggi sono più di 1500 gli studenti che vengono seguiti qui a Porto Franco, gratuitamente, con oltre 500 insegnanti o studenti universitari volontari. La cosa più impressionante di questo posto è il risultato, cioè che poi molti di questi ragazzi recuperano e riscono ad andare avanti nel loro percorso scolastico, perché non incontrano solo chi gli insegna qualcosa o li aiuta a recuperare in una materia, incontrano innazitutto qualcuno che gli vuole bene e li accoglie nelo loro bisogno".In visita alla struttura, anche il candidato sindaco di centrodestra Stefano Parisi, che ha voluto sottolineare l'importanza dell'intervento privato con finalità pubbliche:" Uno dei classici esempi dove un'attività volontari privata assolve un compito molto importante che lo Stato non riesce ad assolvere bene, è un classico esempio dove il cuore positivo dei milanesi, anche giovani, riesce a svolgere una funzione molto importante per le famiglie ed è una delle tante attività di questo tipo, ce ne sono miriadi a Milano, e sono quelle che noi vogliamo favorire quando diciamo Meno intervento pubblico e più privato sociale intendiamo questo".