Spettacoli

Scorsese alla Casa del Cinema: volevo essere come Bertolucci

 

Roma, 31 mag. (askanews) - Centinaia di persone, soprattutto ragazzi, hanno accolto con grande entusiasmo Martin Scorsese alla Casa del Cinema di Roma. Il Maestro era stato invitato da Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, per presentare "Carta bianca", una selezione di film scelti dal regista, in programma nello spazio aperto di Villa Borghese fino al 4 giugno. Un'occasione per parlare di film e anche dei Maestri italiani, nella serata in cui veniva proiettato il suo primo lungometraggio, "Mean Streets" insieme a "Prima della Rivoluzione" di Bertolucci."Vidi 'Prima della Rivoluzione' al New York Film Festival, avevo 24 anni e fui completamente affascinato dal film. Arrivò Bertolucci e per me fu come vedere un dio: era un artista incredibile, la sua arte mi aveva sopraffatto, volevo essere come lui. Da parte mia io provai tanti lavori, fui spesso licenziato e alla fine riuscii a fare 'Mean streets'" ha spiegato Scorsese. "Quando lo presentarono al New York Film Festival mio padre e mia madre vennero con me. Dopo la proiezione molte persone andarono intorno a mia madre e lei urlò: 'Sappiatelo tutti: noi a casa nostra non diciamo tutte quelle parolacce che ci sono nel film: non so chi gliele abbia scritte!"Dopo "Mean Streets", Scorsese incontrò per la prima volta Federico Fellini, a Roma. "Ero per la prima volta a Roma, nei primi giorni girai per vedere i monumenti e poi lo incontrai e gli dissi: Maestro ho tenuto la Cappella Sistina e lei per ultimi. E un suo collaboratore gli disse: Federico, ormai sei diventato un monumento noioso!" ha raccontato Scorsese. "Ho incontrato più volte Fellini poi negli anni Settanta e poco prima che morisse avevamo trovato i soldi per realizzare un suo documentario: voleva fare una serie di film sull'arte di fare cinema, dal regista, allo sceneggiatore, all'attore al produttore. Purtroppo poi, però, ci ha lasciato".