Coronavirus, inversione a U di Galli: "Riapriamo le disco. Si può fare tutto"
L'infettivologo del Sacco: "Anch'io ho partecipato ad una festa. Bisogna però vietare i locali agli over 60 non vaccinati"
Coronavirus, inversione a U di Galli: "Riapriamo le disco. Si può fare tutto"
Il Coronavirus in Italia adesso fa un po' meno paura, complice anche una campagna vaccinale che prosegue a ritmo serrato e un'aggressività della malattia che è calata, anche a causa dell'innalzamento delle temperature. Adesso il via libera all'estate arriva anche dai più scettici, come ad esempio il professor Massimo Galli, infettivologo del Sacco di Milano. "In questo momento in cui la campagna vaccinale sta andando a gonfie vele, - spiega Galli al Giornale - non va più detto di non fare qualcosa, ma di farla in sicurezza e con attenzione. Ormai si può fare tutto, serve coerenza nei comportamenti. Anch’io ho partecipato a una festicciola familiare di 10 persone".
"Discoteche? Aperte, ma - prosegue Galli al Giornale - solo a chi è vaccinato anche con una dose e che abbia sviluppato degli anticorpi, a chi ha già avuto il Covid e ha un certificato che dimostri di avere gli anticorpi attivi, a chi si fa un tampone prima di entrare. Ci possono essere falsi negativi ma questo avviene solo se la carica virale è molto bassa e quindi si è scarsamente contagiosi. Se invece un giovane ha il Covid con carica virale alta il test non sbaglia mai. Io direi che anche per gli over 60 andrebbe applicato il principio della premialità come stiamo facendo per i più giovani. Io, per esempio, metterei qualche limitazione significativa, come non poter entrare nei locali o nei ristoranti senza il green pass. Forse così la gente ci ripensa".
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