Coronavirus
Covid, donna rischia la vita e il lavoro: "Io allergica costretta al vaccino"

La fisioterapista ad Affari: "Mi trovo nella condizione di perdere il lavoro se non mi vaccino ma risulta chiaro il rischio che correrei vaccinandomi"
L’obbligo vaccinale teoricamente non sussiste. O meglio, come scritto nel DL emesso dalla Presidenza del Consiglio in data 31 marzo 2021 “La vaccinazione di cui al comma 1 non è obbligatoria e può essere omessa o differita solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestato dal medico di medicina generale”.
Ma la dottoressa Emanuela Sonaglio, fisioterapista, 30 anni di professione, uno studio avviato con la responsabilità di alcuni dipendenti, ha presentato una documentazione che non lascia adito a dubbi e reca espliciti moniti al pericolo che rappresenterebbe per la sua salute il vaccino anti Covid; vedendosi arrivare dalla Asl di Alessandria una risposta che lascia basiti.
Inviata la certificazione del suo medico, che esplicita in modo perentorio l’esonero da vaccino per “accertato pericolo di salute”, a causa di gravi reazioni allergiche con “plurime reazioni avverse a farmaci, eruzioni cutanee dopo ingestione di alimenti vegetali, orticaria cronica idiopatica, sensibilizzazione a mix di profumi, un episodio simile shock anafilattico dopo assunzione di farmaco omeopatico”, si vede replicare dal dirigente locale “a margine non rilevo, da quanto riportato sul certificato medico, nessuna controindicazione al vaccino”.