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Coronavirus
Covid, Italia tutta gialla: riaprono le spiagge. Ma è allarme per i ristoranti
IPa

Covid, Italia tutta gialla (incognita Val D'Aosta)

La pandemia rallenta, le restrizioni si allentano e l'Italia si avvicina alla zona gialla nazionale. Da lunedì 15 maggio tutte le regioni infatti, con l'incognita Valle d'Aosta, saranno gialle. Ma con questa colorazione- secondo quanto riporta l'analisi di Coldiretti- rimane aperta la questione locali: la metà delle attività di ristorazione, circa 180mila realtà, dovranno tenere le saracinesce abbassate a causa della mancata disposizioni di spazi all'aperto. 

Covid: Coldiretti, Italia in giallo ma meta' dei ristoranti chiusi

Con l'avanzare della campagna di vaccinazione e la riduzione dei contagi, la riapertura all'interno di bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi e lo spostamento del coprifuoco sono importanti per le imprese agroalimentari stremate da lunghi periodi di chiusura che hanno determinato un effetto a valanga sulla filiera con 1,1 milioni di tonnellate di cibi e di vini invenduti dall'inizio della pandemia, secondo la Coldiretti. "Una necessita' rafforzata - continua la Coldiretti - dall'annunciata apertura al turismo nazionale e straniero a partire da meta' maggio, con 1/3 del budget delle vacanze che in Italia viene destinato all'alimentazione, soprattutto dopo la revoca dello stato di emergenza in Spagna, il principale concorrente del Belpaese tra le destinazioni turistiche. Complessivamente nell'attivita' di ristorazione - rileva la Coldiretti - sono coinvolte 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro. Si tratta di difendere la prima ricchezza del Paese con la filiera agroalimentare nazionale che - conclude Coldiretti - vale 538 miliardi pari al 25% del Pil nazionale ma e' anche una realta' da primato per qualita', sicurezza e varieta' a livello internazionale". 

Covid, Italia tutta gialla: riaprono piscine e spiagge

Con l'Italia tutta zona gialla arrivano però anche buone notizie: spiagge e piscine all'aperto potranno finalmente riaprire. Da domani si potrà quindi tornare a nuotare, dando inizio alla bella stagione. Le regole da rispettare sono chiare: due lettine e una poltroncina al massimo sotto ogni ombrellone, distanti un metro e mezzo l'uno dall'altro, mascherine obbligatoria per andare in bagno, fare una passeggiata e mangiare al ristorante. Inoltre, nei bar o nei locali all'aperto sarà consentito pranzare o cenare in massimo in quattro. In spiaggia sarà consentito giocare a racchettoni, ma non a beach volley. Inoltre, sarà vietata festeggiare in spiaggia o a casa oltre l'ora del coprofuoco, che dal 24 maggio verrà allungato di un'ora: dalle 23 alle 5.

In più, racconta Repubblica, per oggi è attesa l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che porrà fine, da domenica, alla quarantena almeno per chi proviene dai 27 Paesi dell’Unione europea e dal Regno Unito: basterà il “green pass”, un certificato che attesti la guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi, l’avvenuta vaccinazione con un farmaco riconosciuto dall’Aifa o il risultato negativo di un test antigenico o molecolare fatto entro 48 ore dalla partenza.

Vacanze: Coldiretti, senza quarantena tornano 26,6 mln stranieri

Lo stop alla quarantena apre le porte a 26,6 milioni di turisti europei, americani e giapponesi che nell'ultima estate prima della pandemia sono venuti in vacanza in Italia. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sugli arrivi di cittadini da Unione Europea, Gran Bretagna Usa, Canada e Giappone nel periodo da luglio a settembre nel 2019 secondo Bankitalia. La ripartenza del turismo estivo degli stranieri provenienti da questi Paesi vale per l'estate 13 miliardi in spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, secondo la Coldiretti. Il ritorno dei vacanzieri dall'estero in Italia e' strategico per l'ospitalita' turistica nelle mete piu' gettonate anche perche' - sottolinea la Coldiretti - i visitatori da paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacita' di spesa. Ad essere avvantaggiate saranno soprattutto le citta' d'arte, che sono le storiche mete del turismo dall'estero, ma anche gli oltre 24 mila agriturismi nazionali dove gli stranieri in alcune regioni secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente oltre la meta' degli ospiti. "E' importante che, con l'avanzare della campagna di vaccinazione e l'apertura delle frontiere con lo stop alla quarantena - sostiene Coldietti - si proceda anche allo spostamento dell'orario di coprifuoco e alla riapertura delle attivita' di ristorazione all'interno dei locali, soprattutto dopo la revoca dello stato di emergenza in Spagna, il principale concorrente del Belpaese tra le destinazioni turistiche.

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