A- A+
Coronavirus
I no vax vogliono la libertà, sì: di fare prosperare la pandemia

Ho scritto tre articoli in cui c’entravano i vaccini e mal me ne è incolto. È risultato che sono l’unico ingenuo, in Italia, che reputa i vaccini utili e non si accorge che lo Stato sta prevaricando. Ci sta togliendo la libertà. Forse si prepara a reintrodurre il fascismo.

Ho fatto notare che l’idea dell’utilità dei vaccini non è condivisa soltanto dai politici, ma soprattutto dagli scienziati e dalla maggioranza del popolo italiano. Non ho convinto nessuno. Se ne è soltanto dedotto che sono un fascista e approverei l’uso delle camere a gas per sterminare gli ebrei.

Naturalmente non mi sono difeso. Per un miscredente nessuna fede è degna di discussione. Perché nessun adepto cambierà opinione in base ad una dimostrazione logica. La verginità di Maria – che non si vede che importanza abbia - è contraddetta da tutti e quattro i vangeli. In uno di essi si danno addirittura i nomi dei cinque fratelli di Gesù e si parla di sorelle. Dunque almeno due. Una famiglia numerosa, quella di Giuseppe. Ma non c’è verso: Gesù, checché ne dicano i Vangeli, era figlio unico. Al massimo aveva dei cugini. Come se avere fratelli fosse una vergogna. Ve lo dico, meglio non discutere.

Torniamo ai vaccini e ai no-vax. La levata di scudi contro di me è stata così unanime da ispirare considerazioni di ordine generale. Come stabilisce la Costituzione (art.1), “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Cioè attraverso il regime parlamentare. E tuttavia, quando questo vota nuove leggi, ad alcuni od anche a molti esse non piacciono. Quando c’era il servizio militare, lo Stato si “appropriava” della vita dei cittadini maschi per un anno o due e li trattava come schiavi. E questo era niente. Non è che i fanti della Prima Guerra Mondiale fossero tanto contenti di andare all’assalto contro le trincee nemiche, malgrado il crepitare delle mitragliatrici austriache. Il regime democratico è il contrario della tirannia, ma anche in esso la libertà dei singoli è circoscritta dal potere dello Stato. È inutile scandalizzarsene.

Tanto che scrivevo (suscitando grande scandalo): se lo Stato ci imponesse di vaccinarci, dovremmo vaccinarci. Lo Stato obbliga già i bambini a farlo, non è anche peggio? Non che io lo auspichi – non sta a me risolvere il problema - ma se lo Stato vietasse ai professori di insegnare senza essere stati vaccinati, lo capirei. Lo farebbe per proteggere gli alunni dall’eventuale contagio da parte di un civil servant. Del resto lo Stato ha già obbligato tutti gli operatori sanitari a vaccinarsi: non si possono inserire piromani nel corpo dei pompieri. Finché si gioca si gioca, ma quando si tratta della salute, molti “scrupoli democratici” vengono meno.

Attenzione, lo Stato italiano non pretende che tutti si vaccinino per proteggere sé stessi dal virus, pretende che si vaccinino coloro che entrano in contatto con i terzi. Dunque non obbliga i primi, protegge i secondi. Chi se ne sta a casa non interessa allo Stato, mentre gli interessa chi va a starnutire i suoi germi in una pizzeria affollata. E soprattutto, quand’anche i vaccinati fossero ancora contagiosi, vuole diminuire il numero dei malati gravi, come dimostra l’attuale, notevolissimo calo dei ricoveri in terapia intensiva. Diversamente (si è già visto) gli ospedali rischierebbero di non reggere e di non potere curare altri malati gravi.

Poi i no-vax hanno il diritto di pensare che il Covid non esiste, che i vaccini non servano, che basti la mascherina o non sia necessaria nemmeno quella, e potrebbero anche avere ragione. Di fatto la maggioranza intende difendersi come pensa sia necessario, ed ha il diritto democratico di farlo. È uno degli infiniti casi in cui essa si impone alla minoranza. E per avere detto questo sono stato dichiarato fascista onorario.

Mi scuso per la lunga premessa e passo all’argomento centrale. La contrarietà al vaccino, di fatto “obbligatorio”, nasce da una motivazione lodevole. Dalla paura che lo Stato invada la nostra vita privata; dalla diffidenza nei confronti dei politici; dal timore che tutto questo preluda ad una radicale limitazione della libertà del singolo. Insomma dalla difesa della libertà: “Io sono pronto a vaccinarmi, ma se lo decido io, non se me lo impone lo Stato”. Dunque la sensibilità democratica, dopo settantasei anni di democrazia, è profondamente entrata nel sentimento comune. Molti infatti sono talmente sicuri del loro diritto da pensare di poterlo imporre allo Stato. E questo secondo il loro personale sentimento, non sulla base di studi giuridici o storici. Purtroppo così dimostrano, mitizzando la democrazia, di avere perso il contatto con la realtà.

L’errore dei no-vax è quello di scambiare il loro ideale per la “costituzione materiale” della nazione, da potere imporre al governo. È vero, lo Stato sembra un agnellino quando si spaventa di una manifestazione di piazza e cambia un provvedimento. Ma è perché non lo reputa essenziale e preferisce il consenso popolare. Invece, come tutti gli esseri viventi, quando si sente in pericolo diviene una belva. Quando si è trattato delle Brigate Rosse, con la “legislazione premiale” è arrivato al cinismo di lasciare pressoché impuniti degli assassini, purché denunciassero i loro complici. Tremendo? Certo. Ma è così che sono statio sgominati quei terroristi. Col sostegno del Pci.

Sarà stato vero un tempo, mi diranno: “Oggi sarebbe impossibile”. E invece no. Il governo, seppure tortuosamente, in materia di vaccini si è imposto al personale sanitario, ai professori e pare conti di farlo anche con gli impiegati della Pubblica Amministrazione. Lo Stato non teme quattro scalmanati che gridano in piazza, teme i problemi che mettono in gioco il Paese. Quando si tratta della salute, la stessa Costituzione diviene di manica larga. E del resto, è forse stato democratico l’avv.Conte che, senza nemmeno essere stato eletto dai suoi più intimi congiunti, ci ha imposto quasi un anno di stato di emergenza, governando a colpi di decreti del Presidente del Consiglio?

Lo Stato può essere mite e pregare come può essere brutale e imperioso. Può essere discreto e può essere invadente. Nessuna di queste è illegale. Moltissimi anni fa un sindaco volle “normare” lo struscio domenicale, imponendo che i cittadini che andavano verso il centro usassero il marciapiede di destra e quelli che andavano in direzione opposta usassero l’altro. Credo non se ne sia fatto niente, ma il punto è: era un provvedimento illegale? Certo che no. Non è forse lo stesso sindaco che chiude alcune strade alla circolazione, che impone di percorrerle in un determinato senso o che vieta il parcheggio?

Non si può giocare a Catone l’Uticense per ogni piccolo fastidio che ci impone lo Stato. Bisogna difendere la grande libertà a costo della vita, ma per la libertà di far prosperare la pandemia io non mi batterei.

Chi avesse la curiosità di leggere gli articoli che hanno dato luogo alla guerra di Troia li troverà nel mio blog e l’ultimo anche su Affaritaliani.

 

Commenti
    Tags:
    covidno vaxvaccini





    in evidenza
    Affari in rete

    Guarda il video

    Affari in rete

    
    in vetrina
    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso


    motori
    MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

    MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.