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Costume
Ad Israele è scoppiata la pace. Turismo e sicurezza: il reportage
Credit Photo: Harry di Prisco

Di Harry di Prisco

Un viaggio in Israele non può essere considerato alla stregua di un qualsiasi viaggio poiché in questo  stupendo Paese  si cammina sulle orme della storia, la nostra storia, e dove tutto ha avuto inizio. Alcuni vanno per fare un pellegrinaggio, altri per i panorami e tramonti mozzafiato, a Gerusalemme alla ricerca delle nostre radici cristiane, il deserto del Negew a Sud con le sue oasi, ancora più a Sud la città di Eliat per chi vuole fare i bagni nel Mar Rosso, lo stesso mare di Sharm el Sheik, con bellissimi alberghi e un livello di sicurezza maggiore di altri paesi. Quale che siano le motivazioni che spingano il viaggiatore a visitare Israele una cosa è certa, non resterà deluso e, al suo rientro, non vedrà l'ora di ritornarvi.

La sicurezza è al primo posto e i controlli sono frequenti ma discreti. Oltre che per l'aeroporto di Ben Gurion a Tel Aviv, si estendono anche per l'ingresso in centri commerciali e parchi pubblici, a tutela dei visitatori. “Ogni mese superiamo le previsioni del mese precedente, nel semestre precedente abbiamo registrato un 29% in più di arrivi, vuol dire 70.000 turisti in più rispetto al 2016” così ci dice Tzvi Lotan, Director Overseas Department Marketing Administration  del Ministero del Turismo di Israele che è stato a Milano nove anni come Direttore dell'Ente del Turismo e che ben conosce il nostro Paese. “Negli anni scorsi la principale motivazione del viaggio in Israele era per il pellegrinaggio, oggi solo il 45% viene solo per tale motivo - dice Lotan - ciò non vuol dire che non visitano i luoghi Santi ma non è più la motivazione principale”. Il Ministero del Turismo è da tempo impegnato in una ricerca statistica continua facendo domande ai turisti che lasciano il Paese, pertanto oltre il 45% di loro non sono al primo viaggio e quindi molti sono quelli che ritornano per visitare altri aspetti del piccolo ma interessantissimo Paese. “Un tempo erano principalmente gli anziani che venivano da noi - continua Lotan - ora sono  prevalentemente famiglie con bambini, il cambiamento passa per i giovani e occorre farli venire per vedere di persona come il Paese e sicuro e far parlare loro da chi c'è già stato”.  

 

A Gerusalemme non solo in pellegrinaggio

La Città Vecchia e le sue mura, sono state iscritte  dall'UNESCO  nel patrimonio dell'umanità , la capitale e città santa per le tre religioni monoteistiche: l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam, in così poco spazio vi sono compresi i principali luoghi Santi come: il Monte del Tempio; il Muro del pianto (il sito più sacro dell'ebraismo); la Basilica del Santo Sepolcro; la via Dolorosa (stazioni della Croce); la Cupola della Roccia e la Moschea al-Aqsa. Nella sua storia millenaria Gerusalemme è stata distrutta e ricostruita più volte. La città è una vera macchina del tempo per gli amanti della storia, quindi una destinazione turistica perfetta. Oltre al filone religioso Gerusalemme è in grado di proporre molto altro. Arte, storia, cultura e gastronomia sono al centro degli impegni promozionali del Ministero del Turismo, che mira a incentivare l'offerta di city break attraverso la creazione di pacchetti speciali denominati “Gerusalemme Mozzafiato”, un'iniziativa sostenuta anche da operazioni di comarketing con gli operatori. La città offre vari spunti: nel museo d'Israele sono esposti i Rotoli del Mar Morto (i primi manoscritti biblici conosciuti), il modello dell'antica Gerusalemme del secondo Tempio e la nuova mostra della tomba di Re Erode il Grande. il Mercato Mahane Yehuda  offre un enorme assortimento di prodotti, i clienti e i commercianti rappresentano l’intera società israeliana: askenaziti, sefarditi, religiosi, laici, ricchi e poveri. Al mercato tutti sono uguali, tutti stretti uno all’altro mentre cercano di farsi largo tra le caotiche stradine del mercato.

 

Il Mar Morto un oceano di vita

Il punto più basso della terra (422 metri sotto il livello del mare), è un lago di acqua salmastra confinante con la Giordania circondato da montagne. L’acqua ha una così alta concentrazione di sale che i cristalli formano degli agglomerati dalle forme suggestive e chi vi s’immerge scoprirà la difficoltà di nuotare e l'impossibilità di andare a fondo: ottimo per coloro che non sanno nuotare. L'acqua e l'aria  hanno proprietà curative per coloro che hanno affezioni dermatologiche, respiratore e del sistema nervoso. L’alta salinità  non consente lo sviluppo della vita che, invece, vi è sulle sue sponde dove vi sono vari Hotel e ristoranti aperti fino a notte fonda. Si può alloggiare anche nei Kibbutz, come quello di Ein Gedi, trasformato in pensione con un rigoglioso giardino botanico un eccellente ristorante e una piscina all'aperto. Ad appena un’ora di distanza da Gerusalemme, è il luogo ideale per un'escursione nel deserto in Jeep, magari alla ricerca  della “Moglie di Lot”, una formazione rocciosa che ricorda la donna che fu trasformata in una colonna di sale per essersi girata a guardare la distruzione di Sodoma e Gomorra. Nei dintorni ci sono luoghi di grande interesse, come la fortezza di Massada.

 

Mai più Massada cadrà !

 

Era un'antica fortezza, patrimonio UNESCO,  fatta costruire da Erode, situata su di un altopiano roccioso con mura alte cinque metri rendendola pressoché inespugnabile. Prima della costruzione della funivia, si poteva accedere solo dal così detto “sentiero del serpente” chiamato in tal modo per le continue curve. Dopo la distruzione di Gerusalemme nell'anno '70, un gruppo di rivoltosi si rifugiarono sfruttando parte dei palazzi lasciati da Erode. Nel corso del '74 fu assediata dai Romani che alla fine riuscirono ad accedervi tramite una imponente rampa di accesso, ancora oggi visibile.   Per non farsi prendere vivi, i  960 ribelli preferirono il suicidio collettivo, cosa unica nella storia. Ancora oggi le reclute dell'esercito israeliano vengono portate nei ruderi della fortezza per pronunciare il giuramento di fedeltà al grido di: "Mai più Massada cadrà".

 

Il lago di Tiberiade per rinascere

 

Continuando il viaggio per l'arida valle del fiume Giordano, si arriva al presunto luogo del battesimo di Gesù, qui è possibile assistere al battesimo per immersione di gruppi di fedeli fra canti e suoni: un sacerdote, vestito dei paramenti, li attende già nell'acqua, è sufficiente acquistare un camice bianco nell'attiguo shop di souvenir. Non ancora ripresi dall'emozione di tanta fede, che ecco si scopre il lago di Tiberiade, in Galilea, visitato ogni anno da un milione di turisti,  conosciuto soprattutto per essere stato, come indicato dai Vangeli, la sede principale della predicazione di Gesù. Si possono visitare: i resti della Sinagoga dove  iniziò la Sua missione; la casa della suocera di Pietro a Cafarnao in cui dormì; la roccia dove moltiplicò i pani e i pesci e quella su cui mangiò con sei Apostoli dopo la Resurrezione; il Monte delle Beatitudini, sito del Discorso sul Monte,  su cui sono stati costruiti magnifici santuari. Ed eccoci in viaggio per altre storie e nuove emozioni.

 

Gli agi di Pilato a Cesarea

 L'antica città romana su  di uno splendido mare cobalto, era fornita di tutte le comodità: acquedotto, terme e anfiteatro, immaginiamo quale fu lo sconforto di Pilato (ricordato da una lapide) quando fu trasferito a Gerusalemme e dovette lasciare il suo palazzo sul golfo, se si fosse rifiutato forse la Storia sarebbe cambiata! Oggi si possono visitare le rovine di questi luoghi bellissimi.

 

Tel Aviv la città bianca che non dorme mai

 

Davvero meravigliosi i giardini a terrazze di Haifa, la terza città più grande d'Israele, nonché il secondo porto più grande, si trovano sulle pendici del Monte Carmelo, dove nel Monastero di Stella Maris hanno avuto origine i Carmelitani. Tel Aviv è alle porte, la città sembra fatta appositamente per i giovani, dispongono di un centro loro dedicato con scrivanie e WI-FI gratuito per consentire di socializzare e lavorare insieme. Si fa ogni sforzo per integrare  i migranti africani e gli arabi. I grattacieli sono il segno più evidente di come la capitale finanziaria di Israele si appresta a diventare una Berlino del Mediterraneo. E' una città molto vivace, ricca di divertimento e allo stesso tempo di molti eventi culturali, città moderna che affascina per le sue contraddizioni e l'aria che si respira: moderno e antico stile Bauhaus e spiagge del tipo della California. “In questi anni ho cercato di sviluppare una città liberale, pluralista, laica e il più possibile egualitaria. Il comune spende il 6,4 per cento del budget per arte e cultura, il governo solo lo 0,3. Il mio compito è identificare un fenomeno e facilitarne lo sviluppo ” ha dichiarato il sindaco in carica dal 1998  Ron Huldai. E allora, come si dice da queste parti: Lehitraot !  (a presto tornare ) chi ha visitato Israele non vedrà l'ora di ritornarvi. 

 

 

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