In Francia il congedo di paternità da luglio 2021 passerà da 14 a 28 giorni, e una parte sarà obbligatoria. Il provvedimento, che ridurrà il gap con gli stati europei dotati di norme più avanzate in materia, è stato annunciato di recente dall’Eliseo: "Questa riforma consentirà alla Francia di passare da una posizione mediana in Europa al gruppo dei Paesi leader, con Spagna, Svezia, Norvegia e Portogallo", recuperando almeno in parte la posizione di vantaggio che occupava nel 2002, quando introdusse il congedo di paternità (11 giorni in aggiunta ai 3 giorni di congedo per nascita). "Il tempo - ha aggiunto l'Eliseo - è un fattore essenziale per stabilire un legame importante tra il bambino e i genitori. Attualmente, il periodo di 14 giorni è troppo breve”. La presidenza ha inoltre parlato di “riforma estremamente consensuale”, in quanto “l'80% della popolazione è favorevole".
Per quanto riguarda la parte obbligatoria, sul modello in vigore per la maternità (obbligatorie 8 settimane su 16 previste), corrisponderà a metà congedo: 7 giorni su 14. “Rendere il congedo obbligatorio è una questione di protezione, ma anche di giustizia sociale - ha spiegato la presidenza - affinché il congedo di paternità sia accessibile a tutti, indipendentemente dalla natura del contratto di lavoro del secondo genitore”.
La situazione nei Paesi europei
A vantare il congedo parentale maggiore è la Svezia, dove non si fa differenza tra madre e padre. Per i genitori sono previsti 480 giorni, le prime due settimane dopo la nascita da prendere insieme, il resto da dividersi liberamente fino ai nove anni del bambino, all'80% dello stipendio.
La Finlandia, al secondo posto, ha stabilito 164 giorni a genitore, retribuiti al 100%, più 30 giorni all'80% di stipendio. Le madri hanno un mese lavorativo supplementare di congedo.
In Germania il congedo di maternità è retribuito al 100% per 14 settimane, ma entrambi i genitori possono assentarsi dal lavoro fino a 14 mesi, mantenendo il 67% dello stipendio.
In Portogallo i genitori hanno a disposizione 120 giorni, da dividersi, con retribuzione al 100%.
In Austria c’è il ‘mese del Papà’, che i padri possono richiedere subito dopo la nascita del bambino. Durante il Papamonat al posto dello stipendio viene percepito un indennizzo di circa 700 euro.
Nel Regno Unito i giorni di congedo per il padre sono 14, più 37 settimane di congedo condiviso con la madre.
In Italia
L'Italia rimane tra i paesi Ue con il congedo di paternità più breve. Nel 2020 è passato da 5 a 7 giorni (più uno, in alternativa alla madre) e va fruito non oltre i 5 mesi di vita del bambino. Aumento a sette giorni (non continuativi) che è valido per chi è diventato padre dal 1° gennaio 2020.
Congedo di paternità: perché può fare la differenza
Il congedo di paternità non solo serve a garantire la vicinanza della figura paterna al bambino, ma è anche uno strumento di parità di genere. Considerando che la ricaduta sulla carriera dovuta alla nascita di un figlio, ancora in molti Paesi, tra cui l’Italia, tende a penalizzare maggiormente la donna, un congedo di paternità prolungato ridurrebbe il gender gap tra uomini e donne, nonché le remore di molte lavoratrici relative all'avere figli. Non è poco se si pensa che con un tasso di fecondità pari a 1,29 figli per donna (dati Istat) l’Italia è in fondo alla classifica europea e la popolazione nazionale, secondo le previsioni, potrebbe crollare a 30 milioni entro il 2100.
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