Costume
Insetti e alghe a tavola, il nutrizionista: "Solo con carestia biblica..."
Insetti, alghe, vermi, larve, nanomateriali, cibi costruiti in laboratorio, nuovi coloranti potranno finire sulle tavole degli europei, se avranno il via libera della agenzia europea per la sicurezza alimentare Efsa. La plenaria del Parlamento europeo ha approvato in prima lettura 359 sì, 202 no, 127 astenuti) l'accordo con il Consiglio sul cosiddetto 'novel food'. L'obiettivo della revisione al regolamento sui nuovi prodotti alimentari approvata oggi a maggioranza e' quello di garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute pubblica al tempo stesso incoraggiando l'innovazione.
L'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, effettuerà una valutazione nei casi in cui un alimento abbia un effetto sulla salute umana. Se non ci saranno opposizioni da parte dell'Efsa, i cibi potranno dunque arrivare sulle tavole europee. Protestano i Verdi, sconfitti di misura in una battaglia di emendamenti: "Il Parlamento non è stato all'altezza delle preoccupazioni degli europei". Ma la rivoluzione alimentare è già cominciata e Strasburgo ha dato il suo ok a un cambiamento epocale.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA - Alghe, vermi e scorpioni a tavola al posto di spaghetti, carne e pesce? "Si', potrebbe andar bene, se ci fosse una carestia biblica...". E' il commento all'AGI del nutrizionista Giorgio Calabrese, direttore del comitato nazionale sulla sicurezza degli alimenti del ministero della Salute, al voto del parlamento Europeo che semplifica le procedure per l'autorizzazione nel nostro Continente dei "nuovi alimenti". "Questi cibi - spiega Calabrese - sono molto antichi, orientali. Il mondo europeo forse vuole orientalizzarsi, per motivi economici, nel senso che questi alimenti sono molto piu' facili da reperire e costano meno. Ma non penso sia opportuno ne' utile sostituire gli spaghetti con i vermi o le larve. E soprattutto spero che l'Efsa, a cui spetta l'ultima parola, ponga dei paletti, per esempio si' a alghe e nuove verdure, no a prodotti di laboratorio, nanotecnologie, si cui ancora non conosciamo esattamente i rischi. In generale, se non ce ne e' la necessita' per qualche calamita', io resterei decisamente sulla dieta Mediterranea".