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Cronache
Alatri, 2 fratelli fermati per morte Emanuele. Rissa tra gruppi di conoscenti

Omicidio Alatri: capo Procura, omerta' e reticenza


"Sono state sentite alcune decine di persone, le cui dichiarazioni non sono sempre coincidenti e chiare: e' stato ed e' tuttora complicato ricostruire il comportamento di ciascuna delle persone coinvolte". Lo ha affermato il procuratore capo di Frosinone, Giuseppe De Falco, nella conferenza stampa convocata per fare il punto sull'omicidio di Emanuele Morganti. "La non integrale congruenza e chiarezza delle dichiarazioni - ha spiegato De Falco - puo' essere determinata in alcuni limitati casi da motivazioni riconducibili a reticenza od addirittura omerta', in altri casi magari dalla suggestione e dalla confusione, che comprensibilmente possono aver determinato dei ricordi e dei racconti non del tutto attendibili".


Omicidio Alatri: capo Procura, movente da accertare meglio


"Le indagini proseguono per accertare meglio il movente dell'aggressione: se sia stata un'esplosione di violenza fine a se stessa, magari motivata dall'intento di rappresentarsi come controllori illeciti della zona oppure se sia stata motivata da altre ragioni, ivi comprese quelle teoriche e tutte da verificare, riconducibili all'equivoco iniziale della presenza di albanesi e allo screzio che poi avrebbe portato all'escalation di eventi". Lo ha affermato il procuratore capo di Frosinone, Giuseppe de Falco, nella conferenza stampa convocata per fare il punto sull'omicidio di Emanuele Morganti.


Omicidio Alatri: prefetto, dietro delitto cosi' c'e' la droga


"Dietro un omicidio cosi' efferato c'e' la droga. Perche' una mente lucida non arriva a commettere un reato cosi' abietto". Il prefetto Emilia Zarrilli prima dell'inizio del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha voluto chiarire alcuni aspetti della vicenda legata alla morte, atroce, di Emanuele Morganti. "Lo Stato c'e', lo dimostra il fatto che i carabinieri, la sera dell'aggressione, sono arrivati 4 minuti dopo la chiamata di aiuto al 112 e ancor prima dell'ambulanza. E non e' vero che c'e' stata omerta'. Tanti hanno chiamato i carabinieri ma il pestaggio e' avvenuto in pochi minuti".


Omicidio Alatri: Pm, contestato omicidio volontario futili motivi


Ai due fermati in relazione all'omicidio di Emanuele Morganti "al momento e' contestato l'omicidio volontario per motivi futili". Lo ha confermato il procuratore capo di Frosinone, Giuseppe De Falco, in conferenza stampa. "I due non si sono consegnati - ha spiegato De Falco -, sono stati presi a Roma, nell'abitazione di una parente. La convalida? Spetta al gip della capitale, dove e' avvenuto il fermo".


Omicidio Alatri, la svolta nelle indagini con i due fermati


Due persone sono in stato di fermo per il coinvolgimento nel pestaggio mortale di venerdi' notte all'esterno di un music club di Alatri. I due sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Alatri e del Reparto operativo provinciale di Frosinone, che indagano coordinati dal procuratore capo De Falco. Alle 11 e' in programma una conferenza stampa in Procura che dovrebbe fare il punto sulla svolta nell'inchiesta. Secondo quanto si apprende, i due sono fortemente indiziati di aver avuto un ruolo chiave nell'aggressione, quindi nella morte di Emanuele Morganti, il 20enne di Tecchiena massacrato di botte e al quale e' stato inferto un colpo alla testa utilizzando un pezzo di ferro o una chiave inglese. Colpo che ha provocato una frattura cranica ed estese emorragie, con conseguente decesso del giovane. Gli investigatori hanno ormai ben chiaro il quadro di quanto accaduto, ovvero sono pressoche' definite le posizioni e le presunte responsabilita' di ciascuna delle 7 persone ritenute coinvolte nell'aggressione a Morganti. Le immagini delle telecamere della zona del locale pubblico e le testimonianze raccolte hanno permesso di definire il quadro della vicenda. Di qui i due fermi che rimanderebbero alla responsabilita' piu' grave, l'omicidio. Da definire invece il movente, se l'aggressione sia stata premeditata o maturata sul momento. Una differenza notevole, perche' da essa dipende il capo d'imputazione: omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione, quindi una trappola vera e propria, oppure omicidio preterintenzionale. Alle 11 gli investigatori terranno un incontro stampa nella sede del Comando provinciale dei carabinieri a Frosinone, presente il procuratore capo.

Omicidio Alatri: rissa fra gruppi conoscenti di Emanuele

Botte, parabrezza distrutti, calci e pugni ad auto, anche nel traffico. Una scena da Far West quella che si e' vista nei pressi del bar Angel di Tecchiena di Alatri, dove due gruppi di conoscenti di Emanuele Morganti si sono scontrati. Un gruppo voleva farsi giustizia da solo ed era in cerca degli indagati a piede libero, mentre l'altro ha cercato in ogni modo di bloccarli. A sedare la rissa e' stato il tempestivo intervento dei carabinieri di Alatri che con tre pattuglie sono arrivati sul posto. Il bar e' il punto di ritrovo degli amici di Emanuele e soprattutto e' di proprieta' della madre di Gianmarco, il ragazzo che venerdi' notte ha cercato in ogni modo di strappare l'amico al barbaro massacro. La situazione ad Alatri e' estremamente tesa, tanto che le famiglie degli indagati ed anche i familiari dei due arrestati hanno dovuto lasciare il paese. Stesso discorso anche per la scelta degli avvocati difensori. Ad Alatri nessuno dei professionisti forensi ha voluto accettare la difesa dei due proprio per una questione di rispetto verso il ragazzo deceduto ma anche e soprattutto per una questione di incolumita' fisica.

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