Alzheimer, la svolta dopo 20 lunghi anni. Approvato il primo farmaco dalla Fda - Affaritaliani.it

Cronache

Alzheimer, la svolta dopo 20 lunghi anni. Approvato il primo farmaco dalla Fda

La nuova molecola potrebbe contrastare la malattia. "Ma non andrà bene per tutti i pazienti". Costi proibitivi, 50 mila euro all'anno

Alzheimer, la svolta dopo 20 lunghi anni. Approvato il primo farmaco dalla Fda

Il Coronavirus in Italia continua a far paura, nonostante tutti i dati in calo, ma la speranza è rivolta nei vaccini. In poco tempo sono stati trovati sieri efficaci per aiutare a sconfiggere la malattia. Ma per i malati di Alzheimer, invece, la strada è rimasta in salita per 20 anni. Nessun farmaco è mai stato approvato per alleviare il dolore dei malati. Ora si riaccende qualche speranza. Le autorità sanitarie statunitensi - si legge sul Giornale - hanno approvato il primo trattamento anti Alzheimer dal 2003 a questa parte. Si tratta di un anticorpo monoclonale (Aducanumab) di Biogen ed è indicato per chi ha forme lievi di deterioramento cognitivo o una demenza allo stadio iniziale. Con tutte le cautele del caso, sembra che il farmaco riesca a rallentare il deterioramento delle funzioni cerebrali e non si limiterebbe solo ad alleviare i sintomi.

Tuttavia - prosegue il Giornale - il farmaco non cura la malattia né può invertire gli effetti sulla condizioni mentale dei pazienti. Ovviamente il percorso perchè la cura arrivi in Italia e sia accessibile a tutti è ancora lungo, ma si tratta pur sempre di un passo fondamentale (con parecchie incognite da sciogliere). È un anticorpo monoclonale indicato per chi ha forme lievi di deterioramento cerebrale. Potrebbe arrivare a costare tra i 30mila e i 50mila euro per un anno di trattamento. Il nuovo farmaco, che Biogen ha sviluppato con la giapponese Eisai Co, viene somministrato per infusione ogni quattro settimane. La Fda ha richiesto al produttore di condurre uno studio di follow-up per confermare i benefici per i pazienti. Se lo studio non ne dimostrerà l’efficacia, la Fda potrebbe ritirare il farmaco dal mercato, anche se l’agenzia lo fa raramente.