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Cronache
Aperto nuovo caso contro le due giornaliste liberate in Iran

Condannata ad altri 15 mesi la premio Nobel Mohammadi

A meno di 24 ore dalla loro scarcerazione su cauzione, le autorità iraniane hanno aperto un nuovo caso contro le due giornaliste iraniane che avevano fatto conoscere al mondo la storia di Mahsa Amini. La giustizia iraniana ha annunciato l'apertura di un nuovo caso contro Nilufar Hamedi, 31 anni, e Elaheh Mohammadi, 36 anni, per essere apparse in pubblico domenica senza il velo obbligatorio.

Foto e video della scarcerazione delle due giornaliste, hanno invaso la Rete domenica: abbracciate a capo scoperto, col segno di vittoria, fuori dalla prigione di Evin a Teheran, dove sono state detenute per quasi 17 mesi per aver contribuito a diffondere la notizia della morte, in custodia della polizia morale, della 22enne Mahsa Amini nel settembre 2022. "Una nuova denuncia è stata presentata davanti al tribunale rivoluzionario di Teheran" contro le due giornaliste "dopo la pubblicazione delle loro foto senza velo", e darà luogo ad un procedimento giudiziario, ha annunciato l'agenzia Mizan Online, legata alla magistratura.

Le due reporter erano state arrestate per aver coperto la morte, avvenuta il 16 settembre 2022, di Mahsa Amini, una ragazza di origine curda arrestata a Teheran dalla polizia morale che la accusava di aver violato l'obbligo del velo. La sua morte ha fatto scattare il vasto movimento di protesta 'Donna, vita, libertà'. Mohammadi, giornalista di Ham Mihan, è stata condannata nel 2023 a sei anni di carcere per collaborazione con gli Stati Uniti, cinque anni per complotto contro la sicurezza del Paese e un anno per propaganda contro la Repubblica islamica.

Hamedi, fotografa del quotidiano Shargh, è stata condannata a sette anni di carcere per cooperazione con gli Stati Uniti, a cinque anni di carcere per complotto contro la sicurezza del Paese e ad un anno per propaganda contro la Repubblica islamica. Secondo Mizan Online, sono state rilasciate in cambio del pagamento di una cauzione di 100 miliardi di rial (circa 170.000 euro), ciascuno in attesa del processo d'appello.

Un tribunale rivoluzionario iraniano ha condannato l'attivista e premio Nobel per la pace, Narges Mohammadi, a altri 15 mesi di carcere e due anni di esilio da Teheran per "diffusione di propaganda" contro la Repubblica islamica. Secondo quanto ha riferito la famiglia, è la quinta sentenza contro la donna, che si trova in carcere dal 2021 dopo avere accumulato condanne per decine di anni.

 

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