Cronache

Bertone: "Gossip per vendicarci di Acqua Eva". L'Ad di Sant'Anna confessa

Di Redazione Cronache

Prosegue la guerra delle acque minerali tra Eva e Sant'Anna

L'Ad di Acqua Sant'Anna: "Non volevamo fare danni economici"

“Volevo fare mettere per iscritto il gossip che girava nell’ambiente da decenni e mettere Eva in imbarazzo costringendola a spiegare. Non c’era intento di fare danni economici”. Così Alberto Bertone, Ad e presidente di Acqua Sant’Anna, nel corso dell’udienza che lo vede imputato per diffamazione a mezzo stampa e turbata libertà di industria e commercio. Accanto a lui, presso il tribunale di Cuneo, Luca Cheri, direttore commerciale della società, a sua volta imputato.

LEGGI ANCHE: "Noi proteggiamo Roma". Condanne per oltre 80 anni al clan Casamonica

A denunciare i due dirigenti, è stato Gualtiero Rivoira, proprietario della concorrente Acqua Eva, che ha accusato i vertici di Sant’Anna di aver fatto scrivere, nel 2018 e su un blog creato ad hoc e chiuso poco dopo, un articolo in cui si sosteneva che Eva avrebbe avuto tra i suoi soci occulti la catena Lidl. Notizia che, a avrebbe danneggiato in modo importante l’azienda e il suo business.

Bertone, nel corso del processo, ha confermato di aver commissionato l’articolo. Sostenendo, però, di non averne letto la bozza. “Ero infuocato con Acqua Eva”, si legge su Tgr Piemonte, “per diverse scorrettezze da loro fatte nei miei confronti, come per esempio la ‘sottrazione’ di un ex direttore commerciale, o il fatto che alcuni venditori di Acqua Eva parlavano male di Acqua Sant’Anna”. Sono previste per il 7 e l’8 marzo 2024, ora, le audizioni degli ultimi testimoni, la requisitoria del pm e le arringhe finali dei difensori.