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Cammini di Rinascita, obiettivo Appennino: sei mesi di eventi con un festival per riscoprire l'Italia
Castelli: “Il Festival dell’Appennino continua a crescere e diventa sempre più inclusivo. Numerose le comunità del sisma che hanno voluto aderire”

Il Festival dell’Appennino attraversa borghi e territori con i Cammini di Rinascita, promuovendo turismo lento, cultura e sostenibilità nel cuore dell’Italia centrale
Dal 4 maggio al 12 ottobre 2025, l’Appennino centrale tornerà a pulsare con energia nuova grazie alla sedicesima edizione del Festival dell’Appennino, un'iniziativa che unisce cultura, natura e comunità sotto il segno dell’inclusione, del turismo sostenibile e della rinascita post-sisma. Con 27 appuntamenti in sei mesi, il Festival coinvolgerà 28 comuni distribuiti tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, offrendo un ricco calendario di eventi gratuiti aperti a tutti.
La rassegna si inserisce in un contesto di valorizzazione del territorio, con particolare attenzione ai borghi colpiti dal sisma del 2016-2017. L’obiettivo è promuovere un turismo esperienziale, rispettoso e consapevole, capace di contribuire al rilancio economico e sociale delle comunità montane. Fulcro di questa edizione saranno 9 cammini naturalistici e spirituali che attraversano i territori coinvolti: il Cammino Francescano della Marca, il Cammino di San Francesco, il Sentiero Italia, il Grande Anello dei Borghi Ascolani, il Grande Anello di Arquata del Tronto, il Cammino delle Terre Mutate, il Cammino dei Santuari, il Cammino Lauretano e il Cammino dei Cappuccini.
“Il Festival dell’Appennino continua a crescere e diventa sempre più inclusivo. Sono numerose le comunità del sisma che hanno voluto aderire, collaborando con entusiasmo alla buona riuscita di una manifestazione concepita come un tassello rilevante dell’opera di riparazione economica e sociale che stiamo compiendo in questi territori. Luoghi di grande bellezza e tradizione, che hanno voglia di tornare a crescere, nel segno dello sviluppo sostenibile, e di farsi conoscere da un pubblico sempre più ampio. La parola chiave che ci ha guidati nel concepire questa iniziativa è proprio valorizzazione. Valorizzazione della cultura, della storia, dell’arte, della natura, della cucina. A noi sta il compito di ‘liberare’ il potenziale di assoluto livello di queste terre”, ha dichiarato Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016.
Accanto a lui, anche Emanuele Prisco, sottosegretario al Ministero dell’Interno, ha evidenziato la rilevanza strategica del Festival: “Il Festival dell'Appennino è un'iniziativa strategica e ben strutturata... testimonia una visione a lungo termine che mira a consolidare l'attrattività di questa splendida area della nostra Nazione, anche attraverso l'attrazione di un turismo consapevole”.
Il Festival vedrà la partecipazione di nomi di spicco come Eugenio Finardi, Moni Ovadia, Luca Barbarossa, David Riondino, Ambrogio Sparagna, Saturnino, la Compagnia dei Folli e molti altri. Il programma comprende 16 concerti, 7 spettacoli teatrali e 6 rappresentazioni di circo contemporaneo, tutti integrati con escursioni, esperienze enogastronomiche e attività culturali.
Tra i momenti più simbolici dell’edizione 2025, spicca l’appuntamento del 22 giugno, che celebra il solstizio d’estate con un’esperienza unica: l’alba sul mare a Cupra Marittima e il tramonto in montagna ad Accumoli, in un solo giorno. “Mostreremo la straordinaria possibilità di passare, nel cuore dell’Appennino Centrale, dall’alba sul mare al tramonto in montagna nell’arco di un’ora, un’ora e mezza”, racconta il direttore artistico Carlo Lanciotti.
Altre tappe imperdibili saranno Amandola, Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Montegallo, Camerino, Castignano, Roccafluvione, Visso, Sellano e Elcito, solo per citarne alcune. Particolare attenzione sarà dedicata all’accessibilità, grazie all’uso della Joelette per persone con disabilità e alle “Mete per tutti”, che rendono il Festival davvero inclusivo.
Stefania Proietti, Presidente della Regione Umbria, sottolinea il valore del progetto: “Il Festival dell’Appennino è un simbolo di rinascita per le aree montane del Centro Italia. La Regione Umbria sostiene con convinzione questa manifestazione, che unisce cultura, natura e partecipazione. Valorizzare i cammini, i borghi e i paesaggi appenninici significa investire in una nuova centralità per i territori interni, promuovendo sviluppo sostenibile, turismo lento e identità locali”.
Anche Manuela Rinaldi, assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio, rimarca l’importanza dell’iniziativa: “È un impegno importante quello di rilanciare l'Appennino centrale, ancora oggi ferito dal sisma del 2016. Un lavoro che non riguarda solo la ricostruzione materiale, ma anche quella culturale, per far conoscere e vivere l'Appennino centrale anche a chi non lo conosce. Per questo ringrazio il Commissario Guido Castelli, che sta restituendo a questi territori una programmazione sia a livello nazionale che regionale. L’impegno della Regione Lazio è far crescere l'interesse economico di queste aree attraverso la valorizzazione della cultura, della tradizione e di luoghi sorprendenti”.
Il Festival, realizzato con il sostegno del BIM Tronto e di altri consorzi BIM territoriali, si propone come ambasciatore del territorio, contribuendo alla destagionalizzazione dell’offerta turistica. “Questa edizione, estesa dalla primavera fino all’autunno, consentirà di destagionalizzare l’offerta turistica portando residenti e turisti nell’anima dei luoghi e delle tradizioni locali... promuovendo un modo di vivere più lento e connesso con la natura”, afferma Luigi Contisciani, Presidente del BIM Tronto.
L’edizione 2025 del Festival dell’Appennino si preannuncia dunque come un'occasione unica per scoprire, o riscoprire, l’anima autentica dell’Italia centrale. Un percorso di rinascita che intreccia bellezza, memoria, resilienza e futuro.