L'affondo di Cantone: la politica sia più trasparente - Affaritaliani.it

Cronache

L'affondo di Cantone: la politica sia più trasparente

"La lotta al fenomeno della corruzione richiede interventi ad ampio raggio"

Nella polemica aperta dalle dichiarazioni del neo presidente dell'Anm Piercamillo Davigo sui politici che rubano interviene il presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, che sembra schierarsi con l'ex pm di 'Mani pulite': "La lotta al fenomeno della corruzione richiede interventi ad ampio raggio, non solo legislativi. Ad esempio, occorrono regole chiare sul finanziamento ai politici e alle loro Fondazioni. E' grave se non sappiamo chi finanzia la politica. Le attivita' della politica o connesse alla politica devono essere trasparenti. Questo e' un primo passo fondamentale". Cosi' Cantone, parlando a Roma al Forum internazionale dell'informazione contro le mafie. "A una politica seria e autorevole deve corrispondere una magistratura seria e autorevole", aggiunge Cantone, che anche qui sembra in sintonia con Davigo: "Non credo - afferma il presidente dell'Anac - che i magistrati debbano parlare solo con le sentenze, a volte persino noi facciamo fatica a capirle. Ritengo che in una dialettica democratica e' giusto che i magistrati facciano sentire la propria opinione su una legge che sta per essere varata e quindi prima della sua applicazione. Lo fanno anche gli avvocati del resto...". Nessuna dichiarazione, sul punto, da parte del Procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone che se la cava con una battuta: "Mi avvalgo della facolta' di non rispondere". Per Cantone, "la corruzione di oggi resta il principale strumento per avvicinare gli amministratori, visto che la mafia in generale con la sua forza di intimidazione si e' sostanzialmente indebolita. Gli amministratori sono molto semplici a farsi corrompere c'e' gente che non vede l'ora di farsi avvicinare per fare un po' di soldi". Il presidente dell'Anac sottolinea comunque che "la politica in epoca recente ha fatto tanto contro la corruzione. Penso - spiega - alla legge sul falso in bilancio o a quella sull'autoriciclaggio. Ma altro si puo' fare come, ad esempio, consentire in materia di corruzione di intercettare con la stessa facilita' prevista nelle indagini di mafia. Inchieste come Mafia Capitale o altre analoghe dimostrano quanto sarebbe utile la presenza di agenti sotto copertura, che seguano da molto vicino l'attivita' di un'organizzazione illecita, vedendo che cosa succede al suo interno. Questa cosa degli agenti sotto copertura - osserva Cantone - e' molto dibattuta in Parlamento perche' viene confusa con l'attivita' degli agenti provocatori che e' altra cosa".