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Capalbio Libri, Roma Nord tra stereotipi e realtà, un mosaico di identità nella Capitale
A definire Roma nord è stata Elena Guerri Dall'Oro, autrice di Roma Nord. Profondo nero” edito da Pioda Imaging

Francesco Cianfarani



Leonardo Bocci


Edoardo Purgatori
Il talk di Capalbio Libri svela Roma Nord
"Verde, sportiva e borghese", ha avuto inizio così il talk su Roma nord esiste? che ieri sera ha divertito, appassionato e reso partecipe il pubblico di Capalbio Libri. A definire Roma nord con questi tre aggettivi è stata Elena Guerri Dall'Oro, autrice di Roma Nord. Profondo nero” edito da Pioda Imaging.
"Io sono di Roma sud e per molti anni all'inizio Roma nord per me è stato un po' il Vietnam, per citare Castellitto, ma per me esiste? Sì, certo, esiste E' anche un bel posto dove vivere, dove a 16 anni attaccai anche io il lucchetto. Roma Nord è come quei tipi che ti invitano a cena e ti fanno anche un po' ridere... Diciamolo - ha aggiunto divertito Leonardo Bocci, attore e creativo romano, noto e molto seguito sul web grazie alla verve con cui racconta Roma e le sue sfaccettature -. Roma Nord è pretenziosa, vanitosa, troppo elegante per essere Roma, troppo caotica per essere Milano... E proprio per questa - ha poi ammesso - è unica". Caratterizzata, anche, da quartieri come Vigna Clara e collina Fleming, residenziali, eleganti, ricchi, abitati da attori e calciatori famosi. E, in effetti, la zona di Roma Nord per i più è considerata soprattutto in relazione allo stile di vita di chi la abita e la frequenta. "Io sono romanista e mi fermo all'Olimpico - ha risposto a tono, ridendo, l'attore Edoardo Purgatori".
Numerosi gli aggettivi con cui è stata dunque definita questa zona della Capitale. "Barzotta, iconica e sopravvalutata", ha aggiunto Francesco Cianfarani, fondatore e direttore di The Roman Post, il magazine digitale che parla di Roma, romani e romanità - e autore del libro “The Roman Book”.
Ed è stato Tommaso Martelli, Assessore alle Politiche del Commercio, delle Attività Produttive e dello Sport del Municipio Roma XV (che comprende Tor di Quinto - Acquatraversa - Tomba di Nerone - Farnesina - Grotta Rossa Ovest - Grotta Rossa Est - Giustiniana - La Storta - S. Cornelia - Prima Porta - Labaro - Cesano - Martignano - Foro Italico) a mettere l'accento sulla multiculturalità di una zona tanto chiacchierata.La serata si è protatta per oltre un'ora, esplorando stereotipi, identità urbane e dinamiche sociali. E' diventata un’occasione per approfondire e confrontarsi su cosa rappresenti davvero “Roma Nord” nell’immaginario collettivo e nella realtà quotidiana, tra Capalbio e la Capitale; i punti di vista, sono stati diversi, su qualcosa tutti sono stati d'accordo, la Roma vera è Testaccio e Roma Nord non è solo una zona della città, è un modo di vivere.
È intenzione del festival riproporre questo nuovo format de “Gli interrogativi di Capalbio Libri” ogni anno, a tal proposito invitiamo il pubblico a suggerire domande per la prossima edizione. E' intenzione del festival mettere una parola definitiva sulla sopravvivenza dei radical chic a Capalbio Libri. Che ne pensate? La serata di chiusura è stata affidata a Moira Armini, Giornalista televisiva e d’inchiesta, autrice e conduttrice di programmi, tra i quali due suoi format dedicati alla medicina
e alla salute-. "Con questo libro sto esplorando il giardino e vorrei portare anche voi - ha detto la Armini al pubblico-. È un po' una Bibbia per tutti noi, per riscoprire il rapporto con la natura le piante". Giardini come me. Guida per i creatori di giardini di Isabella Casali di Monticelli (La Lepre edizioni). Perché questo titolo? "Un giorno tornando da un trekking ho pensato che avrei chiamato così - ha raccontato l'autrice.- Significa due cose: è il racconto della mia esperienza, ma è anche teorico: l'ho scritto col desiderio di anche per trasferire la mia esperienza ai più giovani È importante anche il sottotitolo. la parola "Guida" indica qualcosa che ti prende per mano in questi 37 capitoli, una finestra sul mondo".
Ha partecipato all'incontro Giuppi Pietromacchi, rinomata paesaggista italiana, specialista in botanica mediterranea e creatrice di numerosi giardini in Toscana e in altre regioni. Trai vari interventi, ha ricordato Ippolito Pizzetti, grande maestro del giardinaggio, legato anche all'autrice del libro, e che nel 1974 piantò una Grevillea robusta di 40 cm, nel giardino della Pietormacchi, un albero che oggi ha raggiunto i 40 metri. "Ha lasciato un segno indelebile".