Carabiniere ucciso, a Ostuni l’addio a Carlo Legrottaglie: “Ha dato la vita per il bene”. Presenti Mattarella e i ministri Crosetto e Piantedosi - Affaritaliani.it

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Carabiniere ucciso, a Ostuni l’addio a Carlo Legrottaglie: “Ha dato la vita per il bene”. Presenti Mattarella e i ministri Crosetto e Piantedosi

Numerose le autorità presenti che stanno salutando la moglie e le due figlie di Legrottaglie, il brigadiere capo dei carabinieri ucciso durante una sparatoria da alcuni malviventi della città degli imperiali

di Redazione News

Carabiniere ucciso: "Ha dato tutto, ha offerto la sua vita"

''Nella sua ferialità e nella quotidianità ha offerto la sua vita, adempiendo al proprio dovere con generosità e amore. Un amore tanto profondo sapendo che è beato solo l'uomo che cerca l'autentica felicità. Tutto ciò che di fronte alla ragione umana può apparire complesso e difficile da accettare è quanto in questo momento riecheggia nei nostri cuori. Vi è più gioia nel dare che non nel ricevere''. Così monsignor Gian Franco Saba, ordinario militare per l'Italia, nell'omelia dei funerali del brigadiere capo Carlo Legrottaglie a Ostuni (Brindisi). ''Il nostro fratello Carlo, come Gesù, ha dato tutto - ha aggiunto -. Ha dato la sua vita così come aveva deciso di fare, di dare tutto il suo tempo ed energie sino all'ultimo nonostante i tempi di riposo previsti''.

Carabiniere ucciso: Brindisi, a Ostuni anche Mattarella e i ministri Crosetto e Piantedosi

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i ministri della Difesa, Guido Crosetto, e dell'Interno, Matteo Piantedosi, sono arrivati alla chiesa di Santa Maria madre della Chiesa a Ostuni (Brindisi) per i funerali di Carlo Legrottaglie, il brigadiere capo dei carabinieri di 59 anni in servizio al nucleo Radiomobile della compagnia di Francavilla fontana ucciso l'altro ieri mattina durante una sparatoria da alcuni malviventi alla periferia della città degli imperiali.

Numerose le autorità presenti che stanno salutando la moglie e le due figlie di Legrottaglie. Prevista anche la partecipazione del Capo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, del comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale Salvatore Luongo, e per la Polizia di Stato del prefetto Raffaele Grassi, vice direttore generale della pubblica sicurezza e direttore centrale della polizia criminale. Ingente la presenza di carabinieri che sono arrivati da varie regioni d'Italia.

Carabiniere morto: sequestrate armi e munizioni, anche la pistola usata per l'omicidio

Nella tarda mattinata di ieri, nell’ambito di un’operazione congiunta con i militari dell’Arma dei carabinieri sull'omicidio del brigadiere Carlo Legrottaglie, morto giovedì mattina in un conflitto a fuoco nelle campagne di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, agenti della Questura di Taranto e del Comando Provinciale dei carabinieri del capoluogo jonico hanno sequestrato nella casa di Camillo Giannattasio, 57 anni, incensurato, e in un esercizio commerciale (un negozio di ferramenta) di sua proprietà numerose armi modificate e clandestine, munizioni di vario calibro, accessori utili al travisamento, telefoni cellulari, targhe di veicoli. Si tratta dell'uomo che avrebbe partecipato alla sparatoria fatale al brigadiere insieme a Michele Mastropietro, 59 anni, di Carosino, morto poi in un conflitto a fuoco successivo con le forze dell'ordine nei pressi di Grottaglie. Giannattasio è accusato dei reati di detenzione e ricettazione di armi clandestine e modificate e munizioni per armi comuni da sparo.

Le perquisizioni sono state eseguite dai Falchi della Squadra Mobile unitamente al personale del Nucleo Investigativo di Taranto e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia. È stata, inoltre, recuperata e sequestrata la pistola impugnata di Mastropietro, una semiautomatica marca Beretta Modello 98/FS calibro 9X21 con matricola abrasa usata presumibilmente anche nella precedente sparatoria avuta con i carabinieri.

Dopo la sparatoria che è costata la vita al brigadiere, agenti del Commissariato di Grottaglie, a seguito della segnalazione circa la presenza di due uomini che, a piedi, vagavano in contrada 'Monache', unitamente ad una pattuglia della Compagnia dei carabinieri di Manduria, li hanno intercettati in quell'area. Ne è nato il conflitto a fuoco, al termine del quale uno dei due, Mastropietro, 59 anni, è morto a seguito delle lesioni riportate, nonostante l'intervento dei sanitari del 118.