Chi è Vittorio De Luca, il "Caciotta" vicino ai clan che ha consegnato la busta con il proiettile a don Patriciello - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 10:40

Chi è Vittorio De Luca, il "Caciotta" vicino ai clan che ha consegnato la busta con il proiettile a don Patriciello

L'infermità mentale e la figlia sposata con uno dei boss: "Tanto a me nessuno può fare niente"

di Marco Santoni

Proiettile a Don Patriciello, chi è il "Caciotta", l'esecutore mandato dai clan per dare un segnale

Momenti di tensione ieri nella chiesa di Caivano quando durante la comunione, un uomo, Vittorio De Luca, si è avvicinato a don Patriciello e con la scusa di prendere l'ostia consacrata ha consegnato al parroco una lettera con dentro un proiettile. Un segnale chiaro di sfida da parte dei clan al prete della comunità e indirettamente allo Stato che ha deciso di liberare la zona dalle influenze mafiose, scegliendo proprio Caivano per dare un segnale di lotta contro la criminalità organizzata. La risposta della camorra è stata quella di mandare "Caciotta" per dare un segnale. "Mi hanno ordinato di portare quel proiettile e io l’ho portato", ha detto dopo essere stato fermato. E chi lo ha incaricato? "Se lo dico mi uccidono".

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Ma chi è Vittorio De Luca?

Vittorio De Luca, classe 1950, è l'uomo incaricato dai clan di consegnare a don Patriciello il proiettile. De Luca, che al Parco Verde tutti chiamano con il soprannome Caciotta, ha una psicopatologia più volte diagnosticata e certificata. "Tanto a me nessuno può fare niente. Tengo l’infermità mentale, io", queste le sue parole. Lui nella camorra - riporta Il Corriere della Sera - non è mai entrato a far parte organicamente ma i clan lo utilizzano quando hanno bisogno. Sua figlia ha sposato uno degli elementi di maggior spicco del clan Ciccarelli, quello che negli ultimi tempi è stato smantellato con numerosi arresti. Ma De Luca, pur avendo avuto altri problemi con la giustizia, è stato sempre denunciato per piccoli reati legati alla droga e ai legami con la criminalità organizzata. Nel 2024 ci fu un altro precedente con don Patriciello. De Luca entrò in chiesa con un coltello che gli spuntava da una delle tasche dei pantaloni. Gli uomini della scorta del parroco se ne accorsero e lo fermarono. Fu portato in caserma e denunciato a piede libero.

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