Coronavirus,caro Conte ecco i nostri cahiers de doleances "over 65".La lettera - Affaritaliani.it

Cronache

Coronavirus,caro Conte ecco i nostri cahiers de doleances "over 65".La lettera

L'opinione di Orietta Colacicco*

Lettera Aperta a:

- Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Avv. Giuseppe Conte

- Sottosegretario beni culturali e turismo on. Dott. Lorenza Bonaccorsi

- Presidente Regione Lombardia Avv. Attilio Fontana

- Assessore Welfare Regione Lombardia Avv. Giulio Gallera

- Per conoscenza Sindaco di Milano Dott Giuseppe Sala

23 Aprile 2020

Noi over 65 e 70 siamo in casa da due mesi. Ci sentiamo quasi tutti i giorni, risolviamo l’un l’altro i problemi del quotidiano, più che altro ci facciamo compagnia. Parliamo, cinque,dieci telefonate al giorno, e i nostri conoscenti fanno altrettanto. Una catena intelligente di soccorso, ascolto e sollievo, perché il telefono è proprio un amico che non ti fa sentire abbandonato. Chi è più abituato a utilizzare gli strumenti informatici fa la spesa, anzi prova a fare la spesa anche per gli altri. Quale contributo mi sono rivolta alle catene ottenendo le file preferenziali al super e on line. 

Noi non ci esponiamo, facciamo a gara a suggerirci come passare la giornata, facendo movimento anche in casa, leggendo, guardando in Tv le opere, sai ho provato anche io, bella la Turandot non la avevo mai vista. Seguiamo le lezioni di cucina on line e a Pasqua abbiamo organizzato una sorta di gara culinaria fotografica.  Così facendo la giornata era piena, non c’era nessuna rassegnazione, poca paura. Neanche la sfrontatezza egoistica di uscire “tanto non mi interessa”, che poi per una persona che ha quasi 90 anni sarebbe normale. E invece no.

Ma da qualche giorno ci è caduto il mondo addosso, da quando Ursula von der Lyen ha detto “anziani in casa fino a dicembre”. Sarebbero dieci mesi di reclusione. Non ci sta nessuno,  l’umore è cambiato, chi si vuole ribellare, chi si deprime, praticamente sono già morto. Questo è il punto. Si pensa che questo sia un sacrificio sopportabile? Con quali conseguenze?Si pensa di fermarli tutti perché escono, o piangiamo possibili gesti estremi? Si dice che la limitazione varrà in funzione della vulnerabilità. Chi la determina? Che cosa è previsto? A inizi di Marzo ho chiesto il tampone, avevo avuto tutti i sintomi, ma la risposta è stata “se adesso non ha più la febbre la registro con il suo cellulare, e se mai ci risentiamo”.

Quanti sono gli over 65, che hanno avuto il Covid 19 mascherato da influenza?   Se non il tampone, dateci la possibilità di fare il test sierologico, così si vede chi ha sviluppato anticorpi. Ci vuole una patente, poi  scaricheremo le app,  anche immuni. Ma non possiamo pensare di essere dei morti viventi senza esserlo.  Che poi è da vedere se questa limitazione, è costituzionale? Secondo alcuni costituzionalisti non sarebbe lecita. Allora fateci andare nelle seconde case, se le abbiamo, o ospiti di amici che le hanno. Anche perché bisognerebbe spiegare ai proprietari delle seconde case perché dovrebbero  pagare IMU e TASI  non potendo andarci. Come si riducono i costi bollette, come minimo è quello che potremmo chiedere. Non lasciate in città gli anziani perché in città in agosto si arriva a 35 o 40 gradi e si pensa che il virus possa passare attraverso l’aria condizionata.

Non l’accenderemmo e la nostra salute ne risentirebbe.  Anzi per la nostra fascia di milioni di persone, bisognerà pensare a pause estive in luoghi freschi. In Italia ci sono centinaia di stazioni termali, piccoli borghi collinari. Anni fa avevo fatto nascere a Casciana Terme un club senior, non  una casa di riposo, un albergo per ospiti della seconda gioventù autosufficienti. Con controllo però sempre di un medico e presenza di  una infermiera ogni mattino. Un’esperienza da moltiplicare. Tutto si può fare, ci vogliono creatività, prudenza,  coraggio,  energia. E forse l’accordo fra le regioni. Noi metteremo guanti, sì anche i guanti devono essere obbligatori, e mascherine, ma saremo vivi e daremo un po’ più di speranza e di linfa  anche al turismo.

Grazie, come sempre, anche a 71 anni sono pronta a continuare a lavorare  e sono a vostra disposizione.

*Del popolo degli over 65