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Cronache
Coronavirus, stop autopsie, "Speranza e Brusaferro devono spiegare"

 

Fa discutere la circolare della Direzione generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, pubblicata in esclusiva da Affaritaliani.it (clicca qui). Dal documento, contenente indicazioni sul settore funebre, cimiteriale e di cremazione, emerge un chiaro indirizzo a non procedere per l’intero periodo della fase emergenziale “all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati Covid 19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero e sia se deceduti presso il proprio domicilio”. Ed è proprio su tale questione che interviene su Affaritaliani.it il deputato azzurro Roberto Bagnasco, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari sociali, annunciando di voler chiedere “un’audizione in Commissione sia del ministro della Salute Roberto Speranza e sia di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità”.

Bagnasco, proprio dalle autopsie, svolte in solitaria da alcuni medici, è emerso che, prima della polmonite interstiziale doppia, un primo effetto del Covid-19 sia la formazione di grumi nel sangue e di trombosi. Se fossero state eseguite più autopsie magari anche la corsa alle terapie intensive per la necessità della ventilazione meccanica si sarebbe potuta evitare. Non le pare?

E’ un dato di fatto che nella fase iniziale dell’epidemia nei pronto soccorso arrivassero pazienti con inizio di trombosi e che molte siano state le morti per embolie polmonari massive.

Eppure, proprio dal Ministero è arrivato lo stop a procedere alle autopsie. Si è fatto un’idea di quale possa essere stata la ratio che ha ispirato tale orientamento?

Credo che le uniche motivazioni, anche se probabilmente sbagliate, siano legate a ragioni igieniche e di profilassi.

Anche in Cina di autopsie se ne sono viste poche. Si è imboccata la stessa strada?

Non voglio neanche pensare che ci siamo ‘cinesizzati’. Abbiamo, come Paese, un profondo rispetto della vita umana, siamo culturalmente diversi. Se sono stati fatti degli errori, anche gravi, ritengo sia accaduto in buona fede. Ma questo non significa che la questione non vada approfondita. Anzi, ritengo che tale inchiesta presenti molti elementi di veridicità. Ecco perché è importante che vada avanti.

In che modo?

Proprio perché non è mio costume sbilanciarmi in giudici preventivi, ritengo sia giusto che la commissione Affari sociali della Camera, di cui faccio parte, possa avere tutti gli elementi per una valutazione completa. E’ mia intenzione chiedere un’audizione del ministro Speranza perché è importante che spieghi ai parlamentari le motivazioni di questa circolare. Ma chiederò che sia audito anche il professore Brusaferro per avere pure una spiegazione scientifica. 

Con che tempi si muoverà?

Farò richiesta subito. Già domani.

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