Dove si vive meglio in Italia? Il Nord è in testa, ma la Sardegna recupera punti. La classifica città per città - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:31

Dove si vive meglio in Italia? Il Nord è in testa, ma la Sardegna recupera punti. La classifica città per città

Trento e Bolzano mantengono ancora la vetta della classifica della Qualità della vita del Sole 24 Ore tra le 107 province italiane analizzate

di Arianna Conti

Qualità della vita in Italia: la top 10 è tutta settentrionale, Roma e Milano in crescita

Trento e Bolzano mantengono ancora la vetta della classifica della Qualità della vita del Sole 24 Ore tra le 107 province italiane analizzate. Per una volta, la percezione soggettiva coincide con i dati raccolti da monitoraggi empirici: sono 90 gli indicatori statistici impiegati, forniti alla redazione da fonti ufficiali, che valutano il benessere nei territori italiani.

Trento resta al vertice e sul podio dell’edizione 2025 salgono anche Bolzano (già cinque volte prima, l’anno scorso era terza) e Udine, vincitrice dell’edizione 2023. Il territorio altoatesino si posiziona al secondo posto grazie alle performance in "Affari e lavoro" e ai primati in alcuni indicatori chiave, tra cui il tasso di natalità (i nuovi nati ogni 1000 abitanti sono 8,4 contro i 6 della media nazionale). Udine, invece, figura nella top 10 della classifica dedicata alla Qualità di “Ambiente e servizi” ed è terza per densità di impianti fotovoltaici.

La top 10 è, dunque, tutta settentrionale e premia, come spesso avviene nella “bilancia” dei 90 indicatori, piccole province come Bergamo (vincitrice nel 2024, ora al 5° posto), Treviso, Padova (che ritorna tra le prime dopo 30 anni di assenza: era nona nel 1994) e Parma. Segnala, inoltre, il ritorno ai vertici della classifica generale di grandi aree metropolitane come Bologna e Milano, rispettivamente al 4° e all’8° posto, con la prima in testa per “Demografia, società e salute” e la seconda per “Ricchezza e consumi” e “Affari e lavoro”.

E il Mezzogiorno?

La prima città del Mezzogiorno in classifica per Qualità della vita è Cagliari, che si colloca al 39simo posto. Il dato ribadisce una netta divisione geografica che, in 36 edizioni della Qualità della vita, non ha mostrato segni di riduzione, nonostante i punti di forza del Sud in termini di demografia, clima e costo della vita molto più contenuto, oltre ai fondi (inclusi quelli del Pnrr) che negli anni hanno sostenuto le imprese e il Pil dei territori interessati. Le ultime 22 posizioni, difatti, restano occupate da province meridionali.

La prima area metropolitana del Mezzogiorno, inteso nel senso più ampio che comprende anche le isole, è Cagliari, che guadagna cinque posizioni e si colloca 39ª. Seguono Bari (67ª, ma in calo di due posizioni), Messina (91ª), Catania (96ª, in calo però di 13 posizioni), Palermo (97ª)e Napoli (104ª) e Reggio Calabria, ultima per il secondo anno consecutivo.

Nel complesso, le città metropolitane mostrano un miglioramento rispetto all’edizione 2024: solo due su 14, Bari e Catania, scendono di posizione rispetto all’anno scorso, mentre altre due (Firenze, 36ª, e Messina, 91ª) rimangono stabili. La competitività di questi territori nel campo degli affari e del lavoro, così come l’attrattività in ambito educativo e culturale, contribuiscono a ridurre le disuguaglianze più marcate che rendeno queste aree più vulnerabili alla polarizzazione interna.

A guidare la risalita è Roma, che avanza di 13 posizioni collocandosi al 46° posto, mentre Genova sale di 11 gradini arrivando al 43° posto. In crescita anche le già citate Bologna, che rimane tra le prime dieci con un +5 sul 2024, e Milano (+4). Torino avanza di una posizione (57ª).

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