Isis, primi bombardamenti aerei in Iraq. A Parigi trovata una cintura esplosiva - Affaritaliani.it

Cronache

Isis, primi bombardamenti aerei in Iraq. A Parigi trovata una cintura esplosiva

Ancora alta tensione in Europa per il pericolo di nuovi attacchi terroristici. Prima la raffica di arresti a Bruxelles, poi in serata una cintura esplosva è stata trovata a Parigi in un cestino a Montrouge, banlieue parigina. Intanto la Francia ha iniziato a bombardare l'Isis in Iraq. Dalla portaerei francese Charles de Gaulle, in navigazione nel Mediterraneo orientale, sono partite le prime missioni per bombardare le postazioni dell'Isis, al momento limitate appunto all'Iraq: lo ha annunciato il capo dello stato maggiore interforze, generale Pierre de Villiers, da bordo dell'ammiraglia della Marina Militare, spiegando che sono stati distrutti due obiettivi. In precedenza fonti giornalistiche ammesse sulla nave avevano riferito di aver visto decollare caccia Rafale carichi di bombe.

"Abbiamo condotto attacchi su Ramadi e Mosul, in appoggio a truppe di terra locali che stavano avanzando verso le milizi8e del Daesh", ha precisato de Villiers, utilizzando l'acronimo che in lingua araba equivale a quello di Isis. Ieri il ministro della Difesa, Jean-Yves le Drian, aveva dichiarato all'emittente radiofonica 'Europe 1' che la poraerei sarebbe stata operativa dall'indomani. 
   
A bordo si trovano 26 tra Rafale e Super Etendard, il che significa triplicare la consistenza della forza aerea dispiegata dalla Francia in funzione anti-jihadista, andandosi ad aggiungere ai sei Rafale e agli altrettanti Mirage 2000 gia' di stanza rispettivamente negli Emirati Arabi Uniti e in Giordania. Ai piloti sarebbero stata impartita l'istruzione di raggiungere il bersaglio passando sul territorio turco, a nord, oppure giordano, a sud, per evitare la contraerea siriana.

Usa lancia allerta mondiale su viaggi - Il dipartimento di Stato Usa ha diramato un'allerta per i viaggi su scala mondiale, avvertendo i cittadini americani di possibili rischi dovuti ad una crescente minaccia terroristica.
La scadenza dell'allerta diramata dalle autorità americane è al momento fissata per il 24 febbraio 2016. Nell'avvertire i cittadini americani di possibili rischi nei viaggi a causa dell'accresciuta minaccia terroristica, il dipartimento di Stato menziona informazioni correnti secondo cui Isis, al Qaida, Boko Haram e altri gruppi terroristici continuano a pianificare attacchi in diverse regioni. Attacchi -si legge nella nota diffusa dal Dipartimento di Stato - che possono impiegare una vasta gamma di tattiche, con l'utilizzo di armi convenzionali e non convenzionali ed avere come obiettivi interessi sia pubblici sia privati. Il dipartimento di Stato specifica inoltre che le autorità ritengono possibili altri attacchi terroristici in coincidenza con il rientro di jihadisti dell'Isis da Siria e Iraq, oltre a sottolineare il sussistere della minaccia proveniente da singoli individui non affiliati che pianificano attacchi ispirati dalle principali organizzazioni terroristiche ma condotti su base individuale.

CAMERON PRONTO A INTERVENIRE -  Il premier britannico, David Cameron, giovedì si presenterà davanti al Parlamento per sostenere la necessità che la Gran Bretagna estenda il proprio raggio d'azione contro l'Isis, partecipando ai raid aerei contro il gruppo jihadista in Siria, oltre che in Iraq: lo ha annunciato lui stesso a Westminster, nel rendere nota la decisione di aumentare le spese militari. "Farò una dichiarazione alla Camera dei Comuni", ha spiegato. La votazione si terra' invece in una data successiva, ancora da stabilirsi. 

BOMBARDAMENTI RUSSI - Nelle ultime 48 ore, le forze aeree russe hanno distrutto un impianto di stoccaggio petrolifero vicino Raqqa e raffinerie appartenenti allo Stato islamico oltre a un convoglio di camion cisterna. Bombardieri russi provenienti dalla base aerea di Hmeimim hanno completato l'operazione nelle regioni settentrionali e orientali della Siria. L'aviazione civile irachena ha sospeso per le prossime 48 ore i voli tra Baghdad e le città di Irbil e Sulaimaniya, nel nord del Paese, a causa delle intense attività militari russe dal Mar Caspio verso la Siria.

LA CINTURA ESPLOSIVA - La tensione rimane alta. Una cintura esplosiva è stata ritrovata a Montrouge, banlieue sud di Parigi, secondo quanto riferisce una fonte dell’inchiesta sugli attentati alla radio France Info. La cintura ha una forma simile (caricatore avanti e dietro) a quella dei terroristi del 13 novembre e contiene due cariche, una al livello del ventre e l’altra posteriore. . La zona del ritrovamento è la stessa dove Abdeslam Salah, fu localizzato, prima che i due complici arrivassero con la Golf per riportarlo in Belgio.

LA SITUAZIONE A BRUXELLES - L'allerta terrorismo a Bruxelles resta al massimo livello, il quarto, fino a lunediìprossimo, come ha comunicato il premier Charles Michel, spiegando che "ci sono minacce serie e iminenti per la capitale", mentre per il resto del Paese ha parlato di minacce "possibili e probabili", per cui il livello di allerta è il 3.  Intanto dopo la raffica di arresti di domenica sera e lunedi (in tutto 21 arresti, ma 17 persone sono state rilasciate), e durante il terzo giorno blindato per Bruxelles (scuole chiuse dagli asili all’università, niente metro), prosegue la caccia all’uomo per l’attentatore di Parigi in fuga, Salah Abdeslam e vengono effettuati nuovi fermi. 

La fuga e il ritrovamento - In mattinata le autorità hanno riferito di avere arrestato altre cinque persone, portando il totale a 21. Ma il 26enne Abdeslam, unico sopravvissuto agli attentati di Parigi, non risulta tra loro e le ultime voci lo davano a bordo di una Bmw partita dai dintorni di Liegi e diretta verso la Germania. Domenica, intorno alle 19:30, i poliziotti della brigata antibanditismo stavano effettuando un controllo attorno al centro commerciale della catena Cora. Nell’occasione hanno individuato l’auto sospetta nel parcheggio del vicino hotel Ibis e avevano iniziato l’inseguimento, per essere però seminati pochi km più in là, Chaussée de Tongres, in località Juprelle, a 18 km dal centro di Liegi e a circa 35 dal confine tedesco. Il conducente dell’auto sarebbe ancora in fuga e il procuratore federale ha smentito che si tratti del terrorista fuggitivo: si tratterebbe di una persona che non ha legami con l’indagine sugli attentati.

Sequestrati 26.000 euro -  In una delle 24 perquisizioni effettuate, ha spiegato inoltre la procura, "è stata sequestrata la somma di 26.000 euro". Tutto il materiale nelle perquisizioni di ieri sera «attualmente è sotto esame".