Garlasco, il giallo del dietrofront improvviso del pm Venditti su Sempio in 20 giorni: da "arrestiamo" ad "archiviamo" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 07:03

Garlasco, il giallo del dietrofront improvviso del pm Venditti su Sempio in 20 giorni: da "arrestiamo" ad "archiviamo"

Spuntano le carte della procura, aumentano le ombre e i sospetti

di Marco Santoni

Garlasco, le mosse di Venditti e quel dietrofront sulla posizione di Sempio

Il giallo di Garlasco continua, l'infinita inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi sta portando alla luce anche un presunto caso di corruzione che coinvolge l'ex pm di Pavia Mario Venditti. Dalle carte della stessa procura che indagava su Andrea Sempio emergono delle anomalie. In un'annotazione gli investigatori sottolineano che il 15 marzo 2017 i pm chiedono l'archiviazione per Sempio. Scrivono anche - riporta Panorama - che, dopo appena otto giorni, il gip "accogliendo pienamente le osservazioni poste nella richiesta dei pm, emette decreto di archiviazione". Ovviamente per i magistrati non è vietato prosciogliere un sospettato. Ma, nonostante Venditti abbia più volte dichiarato di aver impiegato 21 secondi per capire che in quell’inchiesta non c’era ciccia, il 23 febbraio 2017 succede qualcosa di particolarmente strano.

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Gli inquirenti, in un atto inviato al giudice, si dicono pronti - prosegue Panorama - non ad archiviare, bensì ad arrestare "gli indagati". Peccato che appena 20 giorni dopo si rimangeranno tutto e chiederanno il proscioglimento. Cosa è successo nel frattempo? Questa è una domanda ancora senza risposta, l'ennesima di un caso giudiziario sempre più intricato e pieno di colpi di scena. A distanza di otto anni la Procura di Brescia ha iscritto sul registro degli indagati Venditti per corruzione in atti giudiziari. Un’accusa sdegnosamente respinta dal diretto interessato. Qualunque sia la verità, è, comunque, evidente che dietro all’omicidio di Chiara Poggi ci siano ancora troppe zone d’ombra.

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