Gb, il fango se ne va e... Scoperte nuove strade romane
La mappatura digitale dei territori del Regno Unito colpiti dalle alluvioni delle ultime settimane ha consentito agli archeologi e agli studiosi di scoprire i tracciati di diverse strade romane che erano finora completamente sconosciuti. Cosi', al di la' dei drammi di chi ha perso case e magari i frutti del lavoro di una vita, c'e' anche un aspetto positivo del maltempo che ha colpito l'Inghilterra settentrionale: l'avanzamento della conoscenza in ambito storico e archeologico. Il Times, quotidiano di Rupert Murdoch, ha dedicato un'intera pagina alle nuove scoperte, effettuate grazie a dei droni e ad altri piccoli velivoli equipaggiati con ultrasuoni e con apparecchiature per scansioni laser. La principale nuova scoperta e' una strada di quasi 18 chilometri fra le citta' di Ribchester e Lancaster, che passa fra l'altro in un territorio dove non si pensava affatto ci potessero essere resti di questo tipo. Ancora, dopo le alluvioni, sono stati scoperti nuovi tracciati fra Papcastle e Ambleside, quasi al confine con la Scozia, e fra Ambleside e Carlisle. A far capire che sotto quei terreni ci sono strade sono i rilievi del suolo, non rilevabili a occhio nudo e difficilmente misurabili con i normali strumenti, ma che appunto le nuove tecniche di mappatura hanno consentito di scoprire. E a sorprendere e' stato soprattutto un fatto: in genere si pensava che in Inghilterra i romani avessero costruito strade sui tracciati piu' brevi in assoluto, evitando deviazioni e percorsi a zigzag; invece le nuove scoperte hanno rivelato che, talvolta, anche gli ingegneri dell'antica Roma, per collegare un punto A a un punto B, non seguivano il percorso piu' breve e immediato. Ora, appunto, si spera che dalla mappatura si arrivi ai primi scavi. E su quelle strade e' possibile che si trovino tanti altri reperti preziosi per gli archeologi britannici.