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Cronache
I tanti punti di domanda del tragico fatto di Roma

E puntuale , come previsto, ecco che i giornali americani pubblicano la foto di Finnegan Lee Elder , il  re del nulla, come si definiva sui social, ammanettato e bendato. Il titolo ‘giovane americano sospettato per la morte di…’

Ci mancherebbe pure che adesso l’Arma dei Carabinieri e gli italiani in generale venissero additati per violenza e illiberalità e proprio da un Paese che, in fatto di violenza giovanile, non è secondo a nessuno.

Aldilà di quello che sicuramente accadrà a livello di Ambasciate per trovare una via d’uscita ( gli americani non lasciano molto spesso ad altri giudicare loro concittadini) ma nello svolgimento di questa drammatica vicenda molti sono i punti di domanda.

I tanti punti di domanda dell'omicidio del vicebrigadiere Rega

Certo che più si legge sulla tragedia del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega l’unico fatto chiaro è che, purtroppo, un carabiniere in servizio è stato ucciso da un giovane americano che cercava droga.

Tutto il resto, per quanto raccontato da stampa e televisioni risulta, ad un lettore comune, abbastanza confuso.

Molti si chiedono infatti come sia stato possibile che due ottimi elementi di uno dei Corpi più efficienti al mondo come l’Arma dei Carabinieri, possano venire sopraffatti (ed uno rimanere purtroppo ucciso), da due giovani disgraziati, probabilmente annebbiati dalla droga,e armati di un solo coltello?.

I nostri due Carabinieri, pur essendo in borghese, erano armati?

Possibile che non sapessero o perlomeno non avessero intuito di dover incontrare due giovani che certo lì non erano per fare fotografie alla Fontana di Trevi?

I tanti punti di domanda della morte del vicebrigadiere Rega

Possibile che non abbiano avuto il tempo, almeno uno dei due, di estrarre l’arma e magari sparare un paio di colpi di avvertimento?

Di sicuro ad un poliziotto americano, di fronte a due sbandati giovani italiani, non sarebbe successo.

Pare normale poi che, dopo la rapida e brillante operazione di cattura dei due giovani americani, qualcuno in caserma bendi il  presunto colpevole e soprattutto qualcuno altro riprenda questa scena inusuale col cellulare e la posti dopo pochissimo tempo?

E’ fuor di dubbio che, ed anche nella storia recente, a qualcuno fra Polizia e Carabinieri  sia scappata la mano nel corso di un interrogatorio. Ma è davvero insolito che si bendi un presunto omicida e poi si sia così ingenui da lasciare che qualcuno lo possa pure fotografare.

A che scopo bendare un ammanettato seduto in caserma per essere interrogato?

Ad occhio, pur non essendo esperti in materia di interrogatori, motivi plausibili sembrano proprio non esserci.

Il caso era davvero drammatico, di mezzo c’era un morto, un giovane Carabiniere in servizio, e si può’ immaginare la tensione di certi momenti.

Però tutti questi punti di domanda, nella gestione dell’operazione nella sua totalità, lasciano un po’ perplessi.

Li ha spiegati male la stampa? Forse. Li ha capiti male il lettore disattento? Probabilmente.

O invece qualche errore nella perfetta catena nell’Arma nello svolgimento di simili operazioni è  stato fatto?

Davvero troppi sono i punti di domanda.

Le eventuali risposte potranno essere utili per il futuro ma certo non riporteranno il vicebrigadiere Mario alla sua famiglia.

Che almeno si onori la sua memoria dando la giusta pena a chi l’omicidio lo ha commesso. Qui i  punti di domanda non devono esserci.

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