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Cronache
"Il Grande Reset": la teoria del complotto si diffonde viralmente nella Rete
La Presse

Tutto è partito nel maggio dello scorso anno quando il principe Carlo di Inghilterra e Klaus Schwab direttore del World Trade Forum, hanno presentato un progetto per migliorare il capitalismo, renderlo più orientato al progresso universale e, soprattutto, instradarlo verso un ambientalismo quasi radicale.

Quasi subito, però, quello che poteva anche essere un buon progetto, è stato visto dai più come la rampa di lancio per la costruzione di un nuovo e pericoloso ordine mondiale. Una specie di via libera verso il grande complotto.

Al centro di tutto non poteva che esserci Davos, località della Svizzera che da tempo ospita il World Trade Forum , dove i grandi della terra, quelli che rappresentano le élite, discutono a porte chiuse del futuro del pianeta, del cambiamento della società attuale.

Figlio della tecnologia, questo inizio della seconda decade del nuovo millennio porta con se la consapevolezza che le cose stanno cambiando e che il mondo non è più quello di una volta. Ma le tematiche che cambiano radicalmente la vita delle popolazioni sono un bene comune, che in comune va discusso e programmato e non va lasciato nelle mani di pochi 'eletti'.

Le decisioni, dunque, “vanno prese con noi, al di sopra di noi o contro di noi” ha raccontato tempo fa Padre Livio Fanzaga dai microfoni di Radio Maria durante una diretta che ha scatenato molte domande. Fanzaga, vale la pena ricordarlo, è stato spesso discusso per certe sue teorie, che ne hanno fatto un bersaglio anche della tagliente ironia di Cruciani e Parenzo a "La Zanzara".

Il progetto del Grande Reset, che detto così sembra un qualcosa di segreto, losco e superiore, e forse lo è, è stato all'ordine del giorno dell'ultimo incontro a Davos. “La tematica del grande Reset è arrivata in questo anno di pandemia ma era da tempo che era in progettazione e si è colta l'occasione della situazione attuale per far in modo che ci fosse un'accelerazione nei processi di trasformazione della società, soprattutto nel mondo del lavoro, della politica e dell'economia. Insomma nella vita quotidiana”, racconta Padre Livio.

Una grande porzione di teorici, che forse è meglio definire 'teorici del complotto', sono convinti che dietro all'ordine del giorno del World Trade Forum vi sia stato un raffinato piano di conquista del mondo e che sia ormai arrivato al suo atto conclusivo.

La pandemia da Covid 19 come veicolo per mettere in atto un piano che in tempi normali nessuno avrebbe potuto accettare? Ovvio. Le élite, infatti, avrebbero colto la palla al balzo, approfittando della paura che in questo momento attanaglia la popolazione mondiale. Paura che consente di resettare il passato e dare il via a un nuovo inizio che prospetterebbe qualcosa di grandioso per il futuro dell'umanità. Tutto agevolato dall'intelligenza artificiale, capace di piallare il mondo del lavoro, sostituendo l'uomo con i robot e di conseguenza creando una popolazione mondiale succube, da gestire con un reddito di sussistenza e in sostanza schiava. Tutto in nome del profitto. Dell'arricchimento del più forte e del più potente.

Che il World Trade Forum sia da tempo nell'occhio del ciclone di quelle fatta di popolazione che crede 'che un mondo diverso è possibile' non è una novità. Ma è altrettanto vero che le teorie del complotto sono cose da libri spy. Ma davvero crediamo ancora che se ci fosse un ordine mondiale che volesse gestire il cambiamento del mondo si ritroverebbe quasi alla luce del sole?

Di sicuro c'è che i grandi della terra dovranno fare sempre più conto sull'uomo, sulla società e sull'umanità di quest'ultima. E la pandemia ci ha proprio insegnato questo: uniti si vince.

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