Iraq, catturato il responsabile Isis delle armi chimiche - Affaritaliani.it

Cronache

Iraq, catturato il responsabile Isis delle armi chimiche

Forze speciali americane hanno catturato in Iraq il responsabile dell'unità dell'Isis per le armi chimiche, secondo quanto affermano fonti di intelligence di Bagdad citate dall'agenzia Ap. La cattura, riferiscono due ufficiali dei servizi iracheni sotto anonimato, è avvenuta il mese scorso nel nord dell'Iraq, nei pressi della città di Tal Afar. Nessuna conferma ufficiale dagli Usa, ma il New York Times cita fonti del Pentagono affermando che lo specialista sta rivelando sotto interrogatorio informazioni su come il Califfato abbia in dotazione il gas mostarda in polvere e lo abbia caricato nei proiettili d'artiglieria, non abbastanza concentrato per uccidere ma col potere di menomare.

Il 'ministro della Difesa' dell'Isis Omar al Shishani e' "probabilmente rimasto ucciso" nel bombardamento di un drone americano sul nord-est della Siria, insieme ad altri 12 combattenti jihadisti. Lo riferisce il Pentagono, precisando che il bombardamento e' avvenuto il 4 marzo e i risultati sono ancora oggetto di verifiche in queste ore. Al-Shishani, nome di battaglia di Tarkhan Batirashvili, di origini georgiane, ha partecipato al conflitto contro la Russia nel 2008, prima di unirsi alla rivolta in Siria. Sul suo capo pende una taglia di 5 milioni di dollari. In passato e' stato piu' volte dato per morto, qualche volta anche per catturato. Secondo il portavoce del Pentagono, Peter Cook, si tratta di un "leader che ha guidato i combattenti Isis in numerose battaglie in Iraq e in Siria". La sua morte sarebbe un colpo importante alla rete di reclutamento di nuove leve, sporattutto quelle provenienti dalla Cecenia. Suo padre, Taimouraz Batirashvili, non e' in grado di confermarne la morte. "Non ne so niente, viene dato per morto quasi una volta al mese", ha detto ai media russi. Il georgiano e' l'equivalente di un ministro della Difesa per l'Isis, ha fatto notare una fonte anonima del Pentagono. Il raid e' avvenuto nei pressi di Al-Shadadi, citta' riconquistata dai jihadisti il mese scorso.